Tunisi, arrestati anche gli ultimi quattro terroristi evasi da carcere di maxi sicurezza
Le forze dell’ordine di Tunisi hanno arrestato questa mattina sul Monte Boukournine, non lontano dalla capitale, quattro dei terroristi evasi martedì scorso dal carcere di Mornaguia. A renderlo noto il ministero dell’Interno.
Domenica scorsa Ahmed Melki, detto ‘il somalo’, coinvolto negli omicidi di politici dell’opposizione, era stato arrestato nel quartiere popolare di Etthadamen, grazie all’aiuto di un gruppo di cittadini. Con i nuovi fermi sono dunque di nuovo tutti in carcere i cinque terroristi che una settimana fa erano riusciti a evadere dal carcere più grande e sicuro del Paese, una vicenda che aveva interessato anche il presidente della Repubblica, Kais Saied, secondo il quale l’operazione sarebbe stata preparata da mesi grazie a diverse complicità.
Il direttore del carcere di Mornaguia è stato licenziato, così come sono stati rimossi dai loro incarichi il direttore generale dei servizi speciali e il direttore centrale dell’intelligence generale. Il ministero dell’Interno tunisino fa sapere che
Rinnova la sua gratitudine a tutte le sue unità che non risparmiano sforzi nella lotta al terrorismo ministero dell’Interno, rintracciando i terroristi, proteggendo i cittadini e preservando la sacralità della Patria.

Vanessa Tomassini è una giornalista pubblicista, corrispondente in Tunisia per Strumenti Politici. Nel 2016 ha fondato insieme ad accademici, attivisti e giornalisti “Speciale Libia, Centro di Ricerca sulle Questioni Libiche, la cui pubblicazione ha il pregio di attingere direttamente da fonti locali. Nel 2022, ha presentato al Senato il dossier “La nuova leadership della Libia, in mezzo al caos politico, c’è ancora speranza per le elezioni”, una raccolta di interviste a candidati presidenziali e leader sociali come sindaci e rappresentanti delle tribù.
Ha condotto il primo forum economico organizzato dall’Associazione Italo Libica per il Business e lo Sviluppo (ILBDA) che ha riunito istituzioni, comuni, banche, imprese e uomini d’affari da tre Paesi: Italia, Libia e Tunisia. Nel 2019, la sua prima esperienza in un teatro di conflitto, visitando Tripoli e Bengasi. Ha realizzato reportage sulla drammatica situazione dei campi profughi palestinesi e siriani in Libano, sui diritti dei minori e delle minoranze. Alla passione per il giornalismo investigativo, si aggiunge quella per l’arte, il cinema e la letteratura. È autrice di due libri e i suoi articoli sono apparsi su importanti quotidiani della stampa locale ed internazionale.