Ucraina, una gigantesca fiera per le armi britanniche, tedesche e americane

Ucraina, una gigantesca fiera per le armi britanniche, tedesche e americane

30 Settembre 2023 0

Un articolo di Alistair MacDonald sullo Wall Street Journal illustra il modo in cui l’Ucraina si è trasformata in un immensa “expo” per gli armamenti NATO regalati a Zelensky o acquistati da Kiev. Quelli più contenti sono i produttori di armi, che possono far sperimentare sul campo i propri articoli e vedere cosa si vende meglio e cosa invece va migliorato. Pure i comandi militari occidentali sono ben lieti di testare le capacità delle dotazioni su un terreno difficile come quello ucraino e nelle condizioni complicate di una “proxy war” contro la Russia.

Caratteristiche degli obici

La squadra che opera un sistema di artiglieria tedesco ad alta tecnologia può sparare tre proiettili in pochi secondi, i quali possono colpire lo stesso identico obiettivo a una distanza superiore alle 25 miglia (poco più di 40 chilometri). Ma solo se il cannone non è rotto. L’obice Panzerhaubitze fa parte di un arsenale che viene testato in Ucraina in quella che è diventata la più grande fiera di armi al mondo.

Le aziende che fabbricano le armi usate in Ucraina hanno ottenuto le commesse e hanno rimesso in sesto le linee produttive. Il largo dispiegamento di mezzi tecnologici dal costo di miliardi di dollari in un ampio conflitto di terra ha anche dato la possibilità più unica che rara ai fabbricanti di armi e ai militari di testare le caratteristiche belliche degli strumenti suddetti e conoscere vari aspetti della loro utilizzazione.

Per quanto i Panzerhaubitze possano essere avanzati dal punto di vista tecnico, questo conflitto sta mostrando l’importanza di essere in grado di riparare gli armamenti direttamente sul campo di battaglia. Un obice semplice come l’M777 si è dimostrato più affidabile, ma pure più vulnerabile agli attacchi. Le discussioni sulle performance dei due obici e di molti altri sistemi d’arma può aiutare a modellare gli ordinativi militari degli anni a venire.

I clienti chiedono del comportamento delle armi in Ucraina

A una fiera di settore tenutasi a Londra questo mese, gli espositori hanno affermato di ricevere spesso domande sul comportamento dei loro armamenti in Ucraina. Gli USA e altri Stati europei hanno inviato all’Ucraina attrezzature per miliardi di dollari, tirandole fuori dai propri magazzini.

Oggi alcuni Paesi stanno cominciando a rimpiazzare parte di quell’arsenale nel quadro di un largo aumento delle spese militari. Secondo quanto riferito da un think tank, lo Stockholm International Peace Research Institute, nel 2022 la spesa militare mondiale è cresciuta per l’ottavo anno consecutivo fino a un picco record di 2,24 migliaia di miliardi di dollari.

I fabbricanti di armi si sfregano le mani

Cannoni di artiglieria con relativi proiettili, droni, sistemi missilistici anti-aerei e piattaforme di lancio sono tutti ampiamenti utilizzati in Ucraina. I fabbricanti di armi affermano che parte della produzione di compagnie come la BAE Systems, la Rheinmetall, la Lockheed Martin e la RTX (la ex Raytheon Technologies) viene ordinata o comunque riceve interesse da parte dei potenziali acquirenti.

La gente guarda all’Ucraina per capire cosa funziona e cosa no, dice il CEO della divisione americana della BAE Systems Tom Arseneault. Il gigante britannico dell’industria della difesa ha dichiarato di condurre trattative con Kiev per la produzione in Ucraina di pezzi di artiglieria L199, che hanno già dimostrato la propria efficacia, mentre ordinativi per le munizioni in uso presso le Forze armate ucraine sono aumentati.

Inoltre la compagnia comunica di aver ricevuto più richieste anche per i veicoli CV90 e per l’obice M777, che si sono fatti apprezzare sul campo. Alcuni Paesi stanno cominciando a sostituire quanto inviato all’Ucraina, ma i produttori dicono che il sistema delle commesse militari di solito è lento: in altre parole, molte commesse non si materializzeranno subito.

Il coinvolgimento di Londra

Secondo il comandante dell’esercito britannico, il generale Patrick Sanders, le operazioni belliche in Ucraina si riflettono già sulla politica di acquisti di Londra. Sugli acquisti inglesi con un grosso budget in Europa influiscono anche altri conflitti recenti, tra cui quello siriano. Solitamente si cercano schemi regolari, afferma. Una delle lezioni dell’Ucraina, secondo lui, è l’importanza del poter riparare i mezzi direttamente sul terreno di battaglia.

È vero soprattutto per gli obici: queste armi mobili dotate di lunghi fusti sono le più usate in Ucraina fra tutti gli armamenti occidentali. Il resoconto di alcuni artiglieri ucraini che hanno combattuto ad Artyomovsk (Bakhmut) riporta ottime valutazioni sulla precisione e la rapidità di tiro dei Panzerhaubitze.

Il suo acciaio spesso e di alta qualità fornisce una protezione mai vista in altri obici. Il loro cannone ha recentemente subito un bombardamento di un’ora, uscendone solo con qualche graffio. Il Panzerhaubitze, prodotto dalla Rheinmetall e dalla sezione tedesca della KNDS, si è assicurato ordinativi da Berlino per sostituire le unità mandate in Ucraina, mentre pure Kiev ha mostrato interesse per acquistarlo.

Logorio da utilizzo intenso

L’utilizzo costante del Panzerhaubitze ha però generato dei guasti, secondo il parere degli artiglieri ucraini. Uno dei mezzi operati da una squadra di Artyomovsk (Bakhmut) ha preso fuoco e lo hanno dovuto mandare indietro in Germania. In un altro obice, il sistema elettronico di caricamento automatico ha avuto un malfunzionamento e adesso viene caricato manualmente.

Il produttore attribuisce i problemi alla combinazione fra l’uso eccessivo e la scarsa manutenzione. Se si ci si prende cura della parte elettronica, allora funziona, dice Armin Papperger, CEO di Rheinmetall. Secondo lui questa guerra dimostra come i cannoni si logorino in fretta, quindi l’azienda ha triplicato la produzione dei cannoni per i veicoli corazzati da combattimento.

Alcuni fabbricanti di quelle armi hanno recentemente vinto appalti e hanno ricevuto un impulso alla produzione. Da quando è scoppiata la guerra, l’esercito americano ha concesso alla Lockheed Martin 630 milioni di dollari in contratti di produzione degli HIMARS per sé e per gli alleati. Gli analisti militari sostengono che un’altra lezione impartita è la seguente: non è stato dedicato tempo a sufficienza per istruire gli operatori ucraini, nella fretta di dispiegarli sul campo. Gli artiglieri ucraini hanno ricevuto cinque settimane di addestramento sui Panzerhaubitze, mentre quelli tedeschi si addestrano solitamente per quattro mesi.

Anche altri obici occidentali hanno avuto problemi con l’uso costante. L’operatore del cannone polacco AHS Krab ha affermato che un pezzo era stato usato in modo così intenso che il fusto si è poi staccato. Il portavoce della compagnia produttrice Huta Stalowa Wola non ha voluto fare commenti.

Gli M777

Il capo della direzione truppe missilistiche, artiglieria e droni delle Forze armate ucraine, colonnello Serhii Baranov, dice che in media si trovano contemporaneamente in attività meno del 70% degli obici stranieri. Nota inoltre come gli M777, in particolare quelli britannici, si sono dimostrati i più affidabili: sono in servizio l’85% di essi, in quanto più semplici da riparare e i pezzi di ricambio sono più facili da trovare.

Gli USA hanno recentemente istruito gli ucraini a usare i printer 3D per produrre pezzi di ricambio per armi diverse, ha comunicato ai giornalisti questo mese il direttore della sezione acquisti del Pentagono Bill LaPlante. Gli artiglieri dicono anche che l’M777 è semplice da impiegare ed è molto preciso, mentre le sue parti in titanio leggero lo rendono facile da dislocare anche sui terreni più complicati.

Tuttavia, a causa della necessità di rimorchiarlo, è più lento, quindi più vulnerabile ai colpi del nemico. Gli operatori dicono anche che le sue parti leggere lo rendono più sensibile alle schegge. La BAE Systems, produttrice degli M777, comunica che a seguito delle richieste sta pianificando di rinnovare la produzione, ma solo nel caso in cui l’interesse si rifletta sugli ordinativi.

Test sul campo

L’Ucraina ha messo alla prova anche altre attrezzature euroamericane in un ambiente più intenso di quello di cui erano state in precedenza dispiegate. I veicoli corazzati CV90 sono scesi in campo in Afghanistan e in Liberia, ma è qualcosa di totalmente diverso da quanto stiamo vedendo in Ucraina, dice Dan Lindell, direttore del reparto veicoli da combattimento presso l’impianto svedese della BAE Systems che produce i mezzi corazzati.

Lindell ricorda anche che la BAE riceve richieste di veicoli con riguardo in particolare alle loro performance in Ucraina. I governi di Stoccolma e di Kiev hanno siglato un accordo per potrebbe portare alla produzione dei CV90 nella stessa Ucraina. Ci sono altre armi che hanno ricevuto lodi in Ucraina fino all’endorsement dello stesso presidente Zelensky: si tratta dei lanciatori mobili HIMARS e dei missili britanici a lungo raggio Storm Shadow.

Proprio le piattaforme di lancio, incluse quelle americane tipo HIMARS e M270S, hanno favorevolmente impressionato il capo della missione britannica in Ucraina Sanders, che ha parlato della loro precisione, della concentrazione di fuoco e della gittata. Al tempo stesso, la RTX sta pianificando di aumentare la produzione del sistema anti-aereo Patriot fino a 12 pezzi all’anno e ha in programma di inviarne altri cinque all’Ucraina entro la fine del prossimo anno.

Il suo software è stato messo a punto per far sì che possano distruggere i missili ipersonici. Operare bene questi armi permette ai produttori di etichettarle come “testate in combattimento”, dettaglio che migliora le vendite, dice Nicholas Drummond, un ex ufficiale dell’esercito britannico che dirige la AURA Consulting Ltd., società di consulenza nella sfera dell’industria della difesa.

Redazione Strumenti Politici
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