Nuovo blocco azero del Corridoio di Lachin. Chiusi i collegamenti tra Nagorno-Karabakh e Armenia

Nuovo blocco azero del Corridoio di Lachin. Chiusi i collegamenti tra Nagorno-Karabakh e Armenia

13 Dicembre 2022 0

Un nuovo blocco azero del Corridoio di Lachin. La mattina del 12 dicembre 2022, un gruppo di persone dalla Repubblica dell’Azerbaigian, presentandosi come attivisti ambientalisti, hanno montato delle tende vicino Shushi. Questa azione ha di fatto bloccato il normale passaggio nel Corridoio di Lachin. Un “salvacondotto” creato dalla dichiarazione trilaterale firmata dal Primo Ministro Ministro della Repubblica d’Armenia, dal Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian, dal Presidente della Federazione Russa il 9 novembre 2020, al fine di garantire il collegamento tra il Nagorno-Karabakh e l’Armenia.

Si tratta dell’ennesima provocazione tra i due Paesi. Il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica d’Armenia ha fatto sapere che “I preparativi propagandistici per la chiusura del Corridoio Lachin sono iniziati mesi fa. Ovviamente questa provocazione è stata organizzata dagli organi statali dell’Azerbaigian, con l’obiettivo di isolare il Nagorno-Karabakh dalla Repubblica di Armenia e quindi dal mondo esterno“.

A seguito di questa operazione, i residenti del Nagorno-Karabakh sono stati effettivamente privati del diritto alla libera circolazione. Una situazione che come denuncia l’Armenia sta portando il Nagorno-Karabakh ad affrontare l’imminente minaccia di una crisi alimentare e umanitaria.

Dall’ambasciata fanno sapere che “Il blocco del Corridoio Lachin è l’espressione pratica dei numerosi segnali d’allarme che l’Azerbaijan ha adottato una politica di genocidio contro gli armeni del Nagorno-Karabakh. Le periodiche violazioni e provocazioni del regime di cessate il fuoco da parte delle forze armate azere sulla linea di contatto nel Nagorno-Karabakh rendono più sostanziale la minaccia esistenziale per gli armeni nel Nagorno-Karabakh“.

La violazione dell’Azerbaigian della Dichiarazione Trilaterale 2020 

E che soprattutto si tratta di un episodio nato in diretto contrasto con il punto 6 della Dichiarazione Trilaterale del 9 novembre 2020, secondo cui:

a) il Corridoio Lachin rimarrà sotto il controllo del contingente di mantenimento della pace della Federazione Russa,

b) la Repubblica dell’Azerbaigian garantirà la circolazione sicura di cittadini, veicoli e merci in entrambe le direzioni lungo il corridoio Lachin.

Richiamiamo l’urgente attenzione dell’intera comunità internazionale. Compreso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, la Copresidenza del Gruppo di Minsk dell’OSCE e gli Stati membri. Le azioni dell’Azerbaigian possono portare a un disastro umanitario su larga scala. Sottolineiamo la necessità di avviare o riavviare i meccanismi internazionali per garantire i diritti e la sicurezza degli armeni del Nagorno-Karabakh“. Proprio per tale ragione l’Armenia chiede nuove consultazioni con i partner internazionali nel prossimo futuro.

Redazione Strumenti Politici
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