Martiri dell’Ossezia del Sud, l’invito dell’Ambasciatore Mauro Murgia il 5 agosto a Pesaro

Martiri dell’Ossezia del Sud, l’invito dell’Ambasciatore Mauro Murgia il 5 agosto a Pesaro

22 Luglio 2023 0

Era l’8 agosto del 2008, quando l’esercito georgiano, aggredì senza mezze misure il pacifico popolo dell’Ossezia del Sud, un territorio che da anni lotta per il riconoscimento della propria indipendenza, situato nel Caucaso, al confine con la Russia e rivendicato dalla Georgia.

Quella tremenda notte, tra il 7 e l’8 di agosto, decine, anzi centinaia di missili e di colpi d’artiglieria pesante, devastarono il territorio della piccola Repubblica. Molte furono le città e i paesi completamente distrutti, a cui si aggiunsero migliaia di morti tra donne e bambini, vittime di tremende torture e di stupri. Oltre ai caduti osseti, si ricordano anche centinaia di soldati della Federazione Russa presenti come osservatori, accorsi in difesa del popolo osseto, che grazie al loro intervento evitarono il peggio e scacciarono l’oppressore georgiano nell’arco di tre giorni.

Il ricordo in Italia

Ogni anno, in tante città, questo tremendo giorno viene ricordato.  A Pesaro nel 2018 per onorare la memoria dei martiri osseti, fu piantato l’albero della Pace nel Parco Miralfiore. Una giornata istituita non solo per il ricordo e per il sacrificio di tante vittime innocenti, ma soprattutto per far conoscere la realtà della Repubblica dell’Ossezia del Sud di cui molti ignorano ancora l’esistenza.

La Repubblica dell’Ossezia del Sud-Stato di Alania, con capitale Tskhinvali (un tempo chiamata Staliniri), è un territorio situato nella regione montuosa del Caucaso, rivendicato dalla Georgia, e autoproclamatosi repubblica indipendente (non riconosciuta da UE e ONU) il 28 novembre 1991. Data la sua vicinanza territoriale con la Federazione Russa, la Repubblica dell’Ossezia del Sud nel corso degli anni ha beneficiato dell’appoggio da parte della Russia, (soprattutto politico ed economico), che ha sempre sostenuto le idee e le aspirazioni ossete in merito all’indipendenza dalla Georgia.

L’attuale Capo di Stato è Alan Gagloev, e la forma di governo è quella di Repubblica SemiPresidenziale. La valuta (de facto) è il Rublo Russo, la lingua ufficiale è l’osseto mentre come seconda lingua viene ampliamente utilizzata quella russa. La maggior parte della popolazione appartiene alla religione cristiana ortodossa, ma nel territorio sono presenti anche minoranze di musulmani sunniti, cristiani armeni ed ebrei.

(Riceviamo e pubblichiamo)

Redazione Strumenti Politici
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