L’Irlanda sanziona Instagram per 405 milioni di euro

L’Irlanda sanziona Instagram per 405 milioni di euro

24 Settembre 2022 0

Per la terza volta in due anni, l’Irlanda condanna un gigante social a una multa milionaria. Nel 2021 era toccato a WhatsApp, lo scorso marzo a Facebook e oggi a Instagram, ritenuto colpevole di aver gestito in maniera scorretta i dati degli utenti minorenni. Lo ha annunciato Graham Doyle, uno dei responsabili della Commissione nazionale per la protezione dati, che ha rivelato l’importo record della multa: 405 milioni di euro inflitti alla Meta Platforms Ireland Ltd., filiale europea del gigante tech americano. La sanzione è stata comminata dopo un’inchiesta durata due anni sugli account business di Instagram; questi ultimi danno agli utenti maggiori parametri per il conteggio dei like e delle visualizzazioni, ma al tempo stesso sotto impostazioni di default presentavano il rischio – almeno fino al 2019 – della pubblicazione del numero di telefono e dell’indirizzo email degli utenti stessi: potrebbero esservi incorsi più di 60 milioni di utenti minorenni. Dalla Meta Platforms fanno sapere di aver dato piena disponibilità alle autorità durante le indagini, ma aggiungono di non essere d’accordo con l’entità della sanzione. Secondo la compagnia, infatti, l’inchiesta si è concentrata su impostazioni superate e aggiornate ormai da tempo, mentre ultimamente sono state implementate nuove caratteristiche utili a garantire la sicurezza e la privacy dei minorenni. Meta Platforms sta quindi valutando l’ipotesi di ricorrere in appello. Andrea Jelinek, presidente del Comitato europeo per la Protezione dei Dati (EDPB), ha commentato la sentenza: Questa è una decisione storica. Non solo per l’entità della sanzione – per valore è la seconda multa di sempre dal momento in cui è entrato in vigore l’RGPD – ma è anche la prima decisione a coprire l’intera UE sul diritto dei bambini alla protezione dei dati. Con questa decisione vincolante, la EDPB fa sapere in modo assolutamente chiaro che le società che si rivolgono ai bambini devono essere estremamente attente. I bambini sono degni di una specifica protezione rispetto ai dati personali. Inizialmente, alcune agenzie per la protezione dei dati di altri Paesi UE avevano rigettato la proposta irlandese di multare Instagram, ma si sono poi allineate per aderire alle norme continentali in questo ambito. Proprio l’Irlanda si trova più spesso in prima fila perché è sul suo territorio che hanno stabilito la sede europea grandi compagnie tech del mondo, attratte dal suo regime fiscale molto favorevole. Dei cinque “big” denominati con l’acronimo GAMAM, hanno l’ufficio centrale a Dublino Google, Apple e Meta. Amazon, invece, ha sede in Lussemburgo, e proprio lo scorso anno le autorità lussemburghesi le hanno inflitto una sanzione record da 746 milioni di euro. Nel settembre 2021 la Commissione irlandese per la protezione dei dati aveva multato di 225 milioni di euro WhatsApp, colpevole di aver violato i requisiti di trasparenza sul trattamento dei dati personali degli utenti. Così, oltre alla sanzione WhatsApp ha dovuto adeguarsi agli standard del regolamento UE n.2016/679 o RGDP (Regolamento generale sulla protezione dei dati). Facebook, invece, aveva preso un multa di 17 milioni di euro per falle nella protezione dei dati degli utenti.

Vincenzo Ferrara
VincenzoFerrara

Iscriviti alla newsletter di StrumentiPolitici