Uzbekistan, alle elezioni Mirziyoyev si conferma presidente

Uzbekistan, alle elezioni Mirziyoyev si conferma presidente

30 Luglio 2023 0

In Uzbekistan è stato confermato alla presidenza Shavkat Mirziyoyev, in carica dal 2016 e risultato nuovamente vincitore alle elezioni del 9 luglio. Ha ottenuto l’87% delle preferenze dei 15 milioni di votanti e il 14 luglio ha ufficialmente iniziato il suo attuale mandato.

Nel suo discorso alla cerimonia di inaugurazione, Mirziyoyev ha affermato che l’Uzbekistan sta entrando in una nuova era, che sarà un periodo di grande trasformazione e di cambiamenti cruciali in ambito socio-economico culturale, per i quali vi sarà bisogno di idee e di nuove iniziative.

La valutazione dell’ODIHR

Le elezioni erano state indette a seguito dell’approvazione del referendum costituzionale del 30 aprile, che ha tolto i limiti di mandato alla presidenza e ha di fatto concesso a Mirziyoyev l’eventualità di altri due settennati. Un giudizio complessivo sulla tornata elettorale è stato espresso dall’OSCE, in particolare dal suo Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani (ODIHR).

Secondo l’organizzazione, le presidenziali uzbeke sono state effettuate bene dal punto di vista tecnico e hanno recepito alcune riforme ispirate a raccomandazioni dello stesso ODIHR. Tuttavia, è mancata una vera competizione politica, priva di una reale campagna elettorale che parlasse ai cittadini, e si sono verificate anche delle irregolarità procedurali.

Urszula Gacek, capo della missione ODIHR, chiede perciò a Tashkent di continuare nel percorso di riforma e di rimuovere gli attuali ostacoli alla piena partecipazione della società civile nel processo elettorale. Un dato positivo è rappresentato dall’aumento del numero di donne in parlamento, che oggi costituiscono quasi il 30% dell’assemblea. Tuttavia, dice la Gacek, le condizioni della campagna elettorale (…) rendono ancora più importante l’adozione di misure più coraggiose verso una vera democrazia che includa tutti i cittadini.

La strada verso una democrazia stabile

A proposito delle recenti presidenziali, l’ambasciatore uzbeko in India Dilshod Akhatov ha dichiarato che i suoi concittadini sanno che la stabilità politica è la chiave per la crescita economica del Paese. L’Uzbekistan sta quindi procedendo con il presidente Mirziyoyev verso una democrazia salda.

A livello internazionale cerca di mantenere una posizione equilibrata e centrata sugli interessi asiatici. Nella crisi ucraina, ad esempio, ha sempre tenuto un atteggiamento il più neutrale possibile, anche a costo di tirarsi addosso le critiche di Kiev. La narrativa proposta mette l’accento sull’importanza che hanno il buongoverno, la stabilità economia e le riforme.

In effetti gli osservatori internazionali hanno notato l’introduzione di miglioramenti quali una maggiore uguaglianza di genere e l’estensione del diritto di voto ad alcune categorie di carcerati. La campagna elettorale per le presidenziali, inoltre, viene interamente finanziata con fondi pubblici e le donazioni private sono proibite. L’Uzbekistan ha avuto una crescita economica del 5,7% nel 2022.

È uno dei principali produttori mondiali di gas naturale, ma il governo sta cercando di diversificare il settore con progetti sulle energie rinnovabili. Tashkent vuole di mostrarsi all’altezza delle tendenze più moderne, ma al tempo stesso ritiene che il percorso verso la democrazia costituisca uno sforzo coerente che non deve essere affrettato.

Vincenzo Ferrara
VincenzoFerrara

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