Gli Usa rafforzano il proprio soft power con un nuovo ufficio di Radio Free Europe/Radio Liberty

Gli Usa rafforzano il proprio soft power con un nuovo ufficio di Radio Free Europe/Radio Liberty

11 Gennaio 2023 0

La “lotta alla disinformazione russa” è sempre una ottima scusa per allargare la propria sfera d’influenza di questi tempi. Ecco quindi che la notizia dell’apertura di un nuovo ufficio a Vilnius, in Lituania, di Radio Free Europe/Radio Liberty viene presentata come una conquista democratica nei principali organi di stampa occidentali.

Peccato che invece sarebbe molto più corretto iscriverla una azione di puro soft power degli Stati Uniti d’America. Una pratica che l’Ue ha condannato attribuendola a organi di informazione come l’agenzia stampa Sputnik e Russia Today di espressione diretta del Cremlino, ma che invece se messi in pratica da Washington vengono salutati come uno ” sforzo di contrastare la pervasività della disinformazione russa e raggiungere la popolazione con notizie e informazioni indipendenti e fidate“.

Radio Free Europe/Radio Liberty è una emittente finanziata direttamente dal Congresso degli Stati Uniti. C’è da domandarsi come possa garantire una informazione libera e indipendente a questo punto. Ma ancora, se le emittenti russe Sputnik e RT sono state messe al bando e oscurate su tutto il territorio europeo, quale disinformazione russa dovrebbe contrastare Radio Free Europe? Domande più che legittime per qualunque giornalista che risponda ancora al codice deontologico che dovrebbe essere il fato della sua attività professionale. Ce ne sono pochi in circolazione purtroppo.

D’altra parte però è sufficiente pensare che la redazione dell’emittente statunitense ospita giornalisti bielorussi in esilio dopo la chiusura forzata della sezione bielorussa della radio nel 2021 e che la sua apertura ha ricevuto il plauso entusiasta della leader dell’opposizione bielorussa Svyatlana Tsikhanouskaya per comprendere la chiara matrice politica che vi sta dietro e che ha il compito di orientare l’opinione pubblica verso una parte e non a fare una vera informazione libera e indipendente.

Marco Fontana
marco.fontana

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