Capo Verde, desalinizzare l’acqua dell’Atlantico e utilizzarla in agricoltura con l’aiuto del fotovoltaico

Capo Verde, desalinizzare l’acqua dell’Atlantico e utilizzarla in agricoltura con l’aiuto del fotovoltaico

24 Aprile 2023 0

In diversi Paesi dell’Africa Occidentale avanzano i progetti e le realizzazioni relative alle energie rinnovabili. Lo scopo complessivo non è solo contribuire alla conservazione dell’ecosistema, ma soprattutto rendersi indipendenti a livello energetico e migliorare i risultati del settore agricolo. In altre parole, migliorare le condizioni di vita della popolazione. In particolare al fotovoltaico si sta dedicando con successo il Benin e oggi tocca a Capo Verde, arcipelago a 500 chilometri dalla coste del Senegal.

Per sottrarre l’agricoltura alle asperità del clima e per sfuggire agli effetti della desertificazione del Sahel, il governo di Capo Verde sta lavorando a una serie di soluzioni. L’intenzione prioritaria è di potenziare e diversificare i metodi di irrigazione. Qualche giorno fa, il primo ministro Ulisses Correia e Silva ha annunciato un progetto importante per contribuire allo sviluppo agricolo del Paese. Lo scopo è di desalinizzare 7 milioni di metri cubi di acqua marina ogni anno fino al 2026, da utilizzare appunto in agricoltura.

In aggiunta, il progetto prevede che saranno impiegate le acque reflue trattate, tre milioni di metri cubi all’anno. L’irrigazione con tale acqua verrà poi effettuata grazie a sistemi fotovoltaici. Infatti l’obiettivo riguarda anche le energie rinnovabili, tra cui quella solare, che di certo non manca in un Paese tropicale come Capo Verde. Il premier Correia e Silva sottolinea come nel giro di otto anni si sia passati da 15 sistemi fotovoltaici per il pompaggio dell’acqua agli attuali 120. Oggi, con un investimento pluriennale da 5,7 milioni, si vuole dotare di sistemi fotovoltaici la totalità delle pozze di irrigazione.

Capo Verde ha ricevuto anche un’offerta di aiuto nello sviluppo del potenziale agricolo da un altro Paese lusofono, la Guinea-Bissau. Si tratta di concedere i suoi terreni a uso agricolo alle imprese che si dimostreranno interessate. La spinta alla base di questa proposta è la fratellanza fra i due popoli. In effetti, le comunità maggioritarie di immigrati nei due Paesi sono costituite dai rispettivi cittadini. Ha annunciato il progetto mentre era in visita a Praia, capitale di Capo Verde, lasegretaria di Stato delle Comunità la Guinea-Bissau Salomé Allouche.

Il suo omologo capoverdiano Jorge Santos ha precisato che per rendere l’idea completa e operativa dovranno essere coinvolte anche le imprese di trasporti e di trasformazione agroalimentare. Potrà inoltre inserirsi nell’ambito del “Corridoio stradale Dakar-Abidjan”, progetto di trasporto multimodale da 3164 chilometri, e richiederà l’aiuto della Banca Africana di Sviluppo (AfDB) e della ECOWAS, la Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale.

Vincenzo Ferrara
VincenzoFerrara

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