Accordo energetico fra Cipro ed Egitto con la partecipazione dell’ENI
Lunedì scorso Cipro ed Egitto hanno siglato al Cairo un accordo sulla cooperazione energetica nel Mediterraneo orientale. Dai giacimenti marittimi ciprioti il gas arriverà agli impianti egiziani, per poi essere liquefatto e riesportato verso l’Europa.
Il giacimento Cronos
Il primo accordo riguarda il pozzo “Cronos”, situato a sud di Cipro nel cosiddetto Blocco 6, oggi gestito da un consorzio fra ENI e i francesi di Total. Il gas andrà agli impianti egiziani di Zohr, dove sarà sottoposto a liquefazione. Entro l’estate il suddetto consorzio dovrà stabilire come estrarrà il combustibile per poi trasferirlo all’Egitto. Il dirigente dell’ENI Claudio Descalzi ha definito l’intesa come un “passo decisivo verso la creazione di hub energetico nel Mediterraneo orientale”. Non sono ancora state comunicate le effettive dimensioni del giacimento, che si ritiene comunque più grande di quello denominato “Afrodite”.
Il giacimento Afrodite
Il secondo accordo concerne proprio “Afrodite”, le cui riserve sono gestite da un consorzio di Chevron, Shell e dell’israeliana NewMed. Esso stabilisce il quadro in cui il pozzo verrà effettivamente sfruttato. Il ministro cipriota dell’Energia George Papanastasiou ha dichiarato che stanno ancora valutando se lasciarne utilizzare il gas all’Egitto per il suo fabbisogno interno oppure se destinarlo alla riesportazione verso l’Europa. Negli ultimi anni Il Cairo ha visto una forte diminuzione della produzione nazionale, al punto che nel 2024 è tornato ad essere un importatore netto di GNL, che acquista da Shell e TotalEnergies. Il premier è quindi soddisfatto dell’accordo con Cipro e ha sottolineato l’urgenza di aumentare il lavoro e le estrazioni presso l’impianto di Zohr.
Le dichiarazioni del presidente cipriota
Il presidente di Cipro Nikos Christodoulides aveva condotto dei colloqui con il suo omologo egiziano Abdel-Fattah el-Sissi proprio per avviare la cooperazione energetica e quella regionale. Ha esaltato l’intesa firmata questa settimana come “cruciale” per il partenariato strategico fra i due Paesi e come “rivoluzionaria” in senso positivo, poiché non soltanto promuove lo sfruttamento dei depositi, ma espande le prospettive della cooperazione energetica, contribuendo alla stabilità regionale e rafforzando la posizione geopolitica di Cipro.

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