USA e Israele contro l’Iran, ma la Russia avverte: così si rischia la catastrofe
Negli ultimi tempi l’attività in Medio Oriente degli Stati Uniti si è distinta per gli attacchi portati insieme a Israele contro i gruppi filo-iraniani. La frequenza e l’intensità di questi assalti, unite alla possibilità palesata da Trump di colpire direttamente l’Iran, hanno fatto sì che il Cremlino lanciasse un avvertimento. Si rischia un disastro irreversibile in tutta la regione, una catastrofe che diventerebbe globale: il quotidiano britannico The Sun ha così analizzato i fatti, dopo i quali sono arrivate le dichiarazioni di Mosca.
L’avvertimento di Mosca è questo: una guerra dell’Occidente contro Teheran suo alleato provocherebbe “una catastrofe irreversibile”. La dichiarazione arriva proprio mentre gira voce che Washington si stia preparando a bombardare gli obiettivi nucleari iraniani, dopo che insieme a Israele ha lanciato una serie di attacchi aerei in Medio Oriente su obiettivi appartenenti a gruppi filo-iraniani. Tale sfoggio di potenza servirebbe, nelle intenzioni di americani e israeliani, a costringere Teheran a siglare un accordo sul nucleare.
Gli attacchi di USA e Israele in Yemen e Siria
Secondo la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, è illegale e inaccettabile il ricorso alla forza da parte degli avversari dell’Iran come metodo di risoluzione. Minacciando di bombardare gli impianti nucleari iraniani, si finirebbe inevitabilmente in una una catastrofe globale irreversibile. Lo ha detto dopo che Tel Aviv e Washington avevano colpito un sito di Huthi, gruppo armato appoggiato dall’Iran e basato nello Yemen. Costoro hanno lamentato a seguito di tali offensive l’uccisione di sei dei loro; altri quattro morti nel bombardamento di un’infrastruttura acquifera nel distretto di al-Mansouriah; ben diciassette incursioni contro Sa’da, vicino al confine con l’Arabia Saudita; un altro ucciso nel porto di Ras Isa ad al-Hudayda. Intanto, Israele lanciava un blitz contro basi aeree e infrastrutture militari a Damasco, Hama e Homs, con l’intenzione di indebolire ulteriormente le capacità operative del nuovo Stato siriano.
L’ammonimento francese
Dal canto suo, la Francia ha ammonito dell’ineluttabilità di uno scontro USA-Iran nel caso in cui non si raggiunga in fretta un accordo sul nucleare. Fonti bene informate riferiscono infatti dei piani di USA e Israele di effettuare un altro attacco congiunto direttamente contro il programma nucleare iraniano. D’altronde Trump non nasconde l’intenzione di bombardare ancora e “in un modo mai visto prima”, qualora Teheran non riesca a raggiungere un’intesa con Washington entro il termine da lui stabilito per cominciare i negoziati per un disarmo nucleare totale dell’Iran. Quest’ultimo, in risposta alle minacce della Casa Bianca, ha chiesto un assalto “deciso e immediato” contro la base militare americana di Diego Garcia, nella quale Trump sta facendo convergere un alto numero di forze.
Nota diplomatica tramite la Svizzera
Da un rappresentante del Paese degli ayatollah è giunta nelle mani di un diplomatico svizzero una nota nella quale si condannano e si respingono le asserzioni di Trump sull’accordo nucleare. Su X, il Ministero degli Esteri iraniano ha precisato che nel corso dell’incontro il diplomatico connazionale ha disapprovato e rigettato quelle dichiarazioni provocatorie che violano il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite. Ha poi aggiunto che il diplomatico ha formalmente consegnato una nota ufficiale di avviso che enfatizza la risolutezza dell’Iran nel rispondere con determinazione a qualunque minaccia. Ha infine detto che lo svizzero ha dato la sua assicurazione che la lettera sarebbe stata passata a Washington.
La Russia potrebbe intervenire
Dopo gli ultimi attacchi americani e israeliani la Russia lascia intendere di essere disposta a schierarsi armi in pugno a difesa dell’Iran, se quest’ultimo dovesse essere colpito direttamente. A gennaio Mosca e Teheran hanno firmato una partnership strategica, ma senza un impegno formale di difesa reciproca. Il viceministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov ha dichiarato al giornale Life che un’aggressione mirata sull’Iran potrebbe ampliarsi in una sanguinosa guerra di tutto il Medio Oriente. Le conseguenze di un tale evento – soprattutto qualora vengano coinvolte le infrastrutture nucleari – sarebbero catastrofiche per l’intera regione. Da molto tempo in Occidente si sospetta che Teheran sia sviluppando segretamente l’arma nucleare. Gli iraniani smentiscono, sebbene gli analisti notino come le loro riserve di uranio puro siano molto superiori alle esigenze del nucleare civile. Il timore è che l’Iran stia costruendo testate nucleari per vettori a combustibile solido con gittata di oltre 3mila chilometri.

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