Sei domande scomode sugli F-16 americani in Ucraina

Sei domande scomode sugli F-16 americani in Ucraina

2 Giugno 2023 0

Al G7 di Hiroshima, il presidente americano Joe Biden ha detto che intende approvare la fornitura dei caccia F-16 all’esercito ucraino. Il quotidiano egiziano Al-Masry Al-Youm ha analizzato le condizioni in cui presumibilmente verranno dati gli aerei e in cui essi dovranno operare. Ne sono scaturite sei domande piuttosto scomode, alcune delle quali hanno una risposta, altre no: le tempistiche di fornitura dei velivoli e di addestramento dei piloti, la reazione dei russi, la capacità di questi ultimi di neutralizzare le armi americane, i rischi di un’escalation e altro ancora.

Il summit del G7 (ovvero USA, Gran Bretagna, Francia, Giappone, Italia, Germania e Canada) si è svolto dal 19 al 21 maggio nella città di Hiroshima. In tale occasione il presidente americano Joe Biden ha annunciato l’approvazione di un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina per la somma di 1,2 miliardi di dollari. In questo modo il valore totale del sostegno bellico americano a favore di Kiev supera i 23,24 miliardi di dollari.

I caccia di quarta generazione

La seconda grossa sorpresa è stata la decisione di Biden di fornire all’Ucraina i caccia di quarta generazione F-16. È stato un fulmine a ciel sereno, perché molti Paesi speravano che il conflitto, entrato già nel suo secondo anno, finalmente volgesse al termine. Il mondo soffre per colpa dell’inflazione, dell’aumento dei prezzi, della disoccupazone e del crescente debito pubblico, il tutto per via della crisi russo-ucraina.

Il presidente dell’Ucraina già da molto tempo chiedeva all’America gli F-16, che sono i caccia più avanzati al mondo con un raggio di volo di più di 4mila chilometri. Biden ha affermato che Volodymyr Zelensky gli avrebbe promesso di non impiegarli per colpire direttamente la Russia, per evitare che quest’ultima risponda utilizzando armi nucleari tattiche. Gli esperti hanno analizzato le possibilità di utilizzo da parte di Kiev di questi jet modernissimi. Da qui sorgono spontanee numerose domande, di cui la prima è relativa agli aeroporti ucraini.

Prima domanda:

Gli aeroporti ucraini sono effettivamente in condizione di ospitare i caccia americani? Serve del tempo per allestire adeguatamente le piste di decollo e di atterraggio? È probabile che gli F-16 partiranno da aerodromi posti al di fuori dell’Ucraina.

Seconda domanda

Quanto tempo occorre per addestrare i piloti ucraini alla guida degli F-16? L’Ucraina non ha mai avuto in dotazione jet occidentali, ma solamente MiG sovietici che ha impiegato contro i velivoli russi moderni. Ai piloti ucraini servono tre o quattro mesi per acquisire le capacità di condurre i caccia americani: questa sarebbe la risposta classica. L’Ucraina non potrà quindi lanciare la già pianificata controffensiva di primavera, ma dovrà rimandarla alla fine dell’estate.

Terza domanda

Kiev come potrà impiegare gli F-16 se Mosca ha già stabilito la supremazia nello spazio aereo dell’Ucraina? Per i caccia americani è difficile volare se la Russia ha il controllo dei cieli.

Quarta domanda

Come fa l’Ucraina a organizzare il funzionamento del sistema di difesa aerea se la Russia è riuscita recentemente a distruggere o danneggiare un complesso di contraerea Patriot di Kiev mediante il suo missile ipersonico Kinzhal? Deve essere stato un colpo durissimo per le forze americane. Il mattino successivo all’eliminazione o al danneggiamento del complesso missilistico Patriot è apparso un С-130 americano con a bordo 70-80 tecnici, ingegneri ed esperti per fare un sopralluogo dell’incidente. Sorge quindi la domanda: come farà l’Ucraina a proteggere i suoi nuovi aerei dai jet russi Sukhoi e dai missili ipersonici Kinzhal?

Quinta domanda

Kiev ha delle difficoltà con la logistica, con il coordinamento dei modelli occidentali di attrezzature già fornite a reparti dell’esercito e con l’assenza di strumenti di identificazione a radiofrequenza che permettano di evitare che i suoi aerei vengano colpiti dal fuoco amico. Come farà l’Ucraina a superare questi problemi nei prossimi 3-4 mesi?

Sesta domanda

L’America sopporterebbe il fatto che gli F-16 possono fare la stessa fine dei Patriot? Risposta: Washington in questo modo potrà testare gli F-16 in condizioni reali di operazioni militari proprio contro il suo tradizionale nemico, la Russia! E c’è ancora una cosa: con la messa fuori uso dei Patriot, gli USA hanno ottenuto un successo perché hanno potuto individuare i propri punti deboli, sui quali i russi hanno colpito.

Accadrà lo stesso con gli F-16. Alcuni analisti ritengono che Washington sia preoccupata per la reputazione dei suoi caccia, che sarebbe compromessa nel caso in cui i russi riescano a distruggerli. Altri invece sono convinti che gli americani preferiscano venire a conoscenza dei difetti dell’F-16 durante i combattimenti sull’Ucraina piuttosto che in uno scontro diretto con la Russia.

Un salto in avanti del conflitto tra Usa e Russia

In ogni caso, la decisione di Biden ha scosso tutto il mondo. Essa è la dimostrazione che il confronto militare in Ucraina proseguirà. Si sono infrante le speranze di mettere fine alle azioni belliche. L’Ucraina non potrà iniziare nel breve periodo la sua controffensiva finalizzata a riprendere i territori persi. Se deciderà di avviarla, allora non sarà prima della fine dell’estate. Dall’altro lato, le Repubbliche Popolari di Lugansk e Donetsk così come le oblast’ di Zaporizhzhia e Kherson sono entrate a far parte della Federazione Russa. Lo scorso inverno i russi sono riusciti a rafforzare le difese e adesso possono respingere qualunque possibile “contrattacco” ucraino. La presa di Bakhmut/Artёmovsk dopo 224 giorni di durissimi combattimenti ha innalzato il morale delle forze russe. Quelle ucraine, invece, sono afflitte.

Redazione Strumenti Politici
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