La Gran Bretagna trasforma l’Oman nel suo hub militare del Golfo Persico

La Gran Bretagna trasforma l’Oman nel suo hub militare del Golfo Persico

10 Dicembre 2022 0

Il Sultanato dell’Oman gode di una posizione strategica estremamente appetibile: situato nell’estremità sud-orientale della Penisola arabica, si affaccia sull’Oceano Indiano avendo l’Iran a nord e confinando direttamente con Arabia Saudita e Yemen.

A seguito del progetto presentato dal governo britannico sul ruolo del Regno Unito nel mondo da qui al 2025, Londra sta aumentando la sua presenza militare in questo Paese del Golfo Persico, trasformandolo in un “hub globale” di enorme importanza per i suoi interessi. Così, per prima cosa, l’utilizzo della Ras Madrakah Joint Training Area passerà da sei settimane a otto mesi all’anno, con il conseguente aumento del numero di esercitazioni là effettuate e il maggior dispiegamento di attrezzature militari.

L’intensificarsi dell’attività militare britannica in Oman rientra nel quadro del progetto Khanjar, un accordo di cooperazione fra i due Paesi teso allo sviluppo del sito di Ras Madrakah per farlo diventare un centro di addestramento di eccellenza per tutta la regione. Proprio le manovre congiunte chiamate Exercise Desert Khanjar 2022 vengono descritte come il primo dislocamento attivo e continuo delle forze britanniche dal momento della pubblicazione della “strategia del Soldato Futuro” dell’esercito di Sua Maestà.

Londra sposta la base dal Canada all’Oman

E si sono concluse, poco prima dell’inizio della Coppa del Mondo di calcio nel vicino Qatar le esercitazioni congiunte Musandam Fort 2022, alle quali hanno preso parte da un lato le unità dei Marines britannici e dall’altro delle Forze di sicurezza di Musanda insieme ai cosiddetti “ombrelli” o forze di protezione del Sultano dell’Oman. Si tratta degli ulteriori passi nell’applicazione pratica dello slogan Global Britain perseguito con costanza dai governi di Londra nonostante i recenti cambi di inquilino al 10 di Downing Street.

Nel 2019 il Regno Unito ha aperto in Oman la base navale presso il porto di Duqm, dove possono attraccare le portaerei HMS Queen Elizabeth e HMS Prince of Wales, mentre lo scorso anno il ministro della Difesa Ben Wallace ha annunciato lo spostamento nel 2023 di un’importante base di addestramento dal Canada proprio all’Oman, dove i militari britannici potranno essere più vicini a Iran e Russia.

La forza di proiezione di Londra secondo la dottrina della Global Britain verrà aumentata anche dall’accordo di liberto scambio fra Gran Bretagna e il Consiglio di cooperazione del Golfo (UK-GCC FTA), di cui fa parte l’Oman, e che se concluso diventerebbe il primo trattato di questo genere fra uno Stato europeo e il blocco dei Paesi arabi. L’attuale premier Rishi Sunak sta proseguendo su questa linea, che potrà dare a Londra maggiore influenza sulla regione e che rappresenta un’ottima alternativa al commercio dopo la Brexit. Bisogna infine ricordare che la vendita di armi costituisce un fattore notevole nei rapporti coi Paesi del Golfo, perché il Regno Unito è il secondo esportatore di armamenti verso l’Arabia Saudita (gli USA sono al primo posto).

Vincenzo Ferrara
VincenzoFerrara

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