La CNN parla delle armi americane inviate in Ucraina e poi trafugate

La CNN parla delle armi americane inviate in Ucraina e poi trafugate

26 Luglio 2023 0

La scorsa settimana il portale del canale televisivo americano CNN ha riferito di aver visionato una relazione dell’Ispettore generale del Dipartimento della Difesa. Nel documento si dice che criminali, combattenti volontari e trafficanti hanno rubato in Ucraina nel 2022 armamenti e equipaggiamenti occidentali, che erano destinati all’esercito ucraino e alcuni sono stati poi recuperati.

Il rapporto dell’Ispettore generale

La relazione, intitolata DoD’s Accountability of Equipment Provided to Ukraine (Responsabilità del Dipartimento della Difesa sui materiali forniti all’Ucraina) è stata ottenuta dalla CNN grazie a una richiesta effettuata in base alla FOIA, la Legge sulla libertà di informazione. È stato comunque per primo il sito Military.com a riportare la notizia. Il rapporto dice che i disegni criminali per mettere le mani sulle armi e le attrezzature militari sono stati sventati dai servizi di intelligence ucraini, i quali hanno recuperato il maltolto.

Inoltre, l’Ispettore generale evidenzia come dopo l’inizio dell’operazione militare speciale russa, l’abilità del Dipartimento della Difesa di tracciare e monitorare tutti i materiali USA mandati in Ucraina – come da Legge sul controllo delle esportazioni di armi (Arms Export Control Act) – abbia incontrato delle “sfide” a causa della limitata presenza americana nel Paese. Nel documento si esamina il periodo di tempo che va dal febbraio al settembre del 2022.

Nel corso di quei mesi, l’Ufficio per la Cooperazione alla Difesa (ODC) situato a Kiev non è stato in grado di condurre il dovuto monitoraggio sull’utilizzo finale delle attrezzature militari che gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina nel 2022. Il rapporto spiega come la mancata possibilità per il personale del Dipartimento della Difesa di visitare le zone in cui i pezzi forniti all’Ucraina venivano usati o immagazzinati ha significativamente intralciato la capacità dell’ODC di Kiev di effettuare il monitoraggio.

La relazione è datata 6 ottobre 2022. E proprio alla fine di ottobre, gli USA hanno riattivato le ispezioni in loco dei depositi ucraini di armamenti come metodo per tracciare meglio la strada fatta da quelle attrezzatture.

Washington sapeva del rischio di furti e appropriazioni indebite

Lo scorso febbraio Colin Kahl, ex sottosegretario alla difesa per la politica militare del Pentagono, aveva dichiarato al Congresso che il Dipartimento aveva dato agli ucraini anche dei sistemi di tracciamento, inclusi scanner e software. Tuttavia, il report sottolinea anche come nei primi giorni della guerra fosse difficile per gli USA seguire quelle armi e quei materiali da miliardi di dollari che stavano inviando in Ucraina.

Un portavoce del Dipartimento di Stato ha commentato così il report: Il governo americano resta assolutamente consapevole del rischio di potenziali deviazioni illegali e sta prendendo misure attive per ridurlo, in stretta cooperazione col governo ucraino. Sappiamo bene che stiamo mandando armi per aiutare l’Ucraina a difendersi in un conflitto in corso e sussiste il pericolo che tali armi possano essere catturate qualora il territorio passi in altre mani, cosa che avviene in tutte le guerre.

I Repubblicani hanno criticato l’amministrazione Biden riguardo a ciò che considerano un deficit di responsabilità per i miliardi di dollari di aiuti che fluiscono all’Ucraina. Lo speaker della Camera dei Rappresentanti Kevin McCarthy aveva in precedenza dichiarato di appoggiare certamente l’Ucraina, ma senza “approvare un assegno in bianco”. La sua opinione è condivisa dal Ron DeSantis, candidato presidenziale repubblicano e governatore della Florida.

La CNN riferisce che nell’aprile 2022 l’amministrazione Biden intendeva assumersi il rischio di perdere la traccia delle armi fornite all’Ucraina nonostante la mancanza di visibilità, poiché lo riteneva un passo determinante per la vittoria dell’Ucraina sulle forze russe. Possiamo essere accurati per un breve periodo, ma quando si entra nella “nebbia di guerra”, la precisione è quasi zero, aveva confidato all’epoca una fonte a proposito dell’intelligence americana.  Si cade in un grosso buco nero e non se ne ha quasi contezza dopo un breve periodo.

Dateci almeno lo scontrino                  

Il Comando USA in Europa (EUCOM) ha provato ad attenuare il problema chiedendo e conservando le ricevute siglate dagli ucraini, che questi ultimi hanno consegnato facendo “uno sforzo di buona fede”, come scritto nella relazione citando il personale EUCOM. Nel report però si dice anche che nel momento in cui l’inchiesta veniva portata a termine, lo staff del Comando non aveva fornito all’Ispettore generale i documenti giustificativi.

L’ODC di Kiev ha pure chiesto conto al governo ucraino del consumo, delle perdite e dei danni subiti dai materiali di provenienza americana, e aggiunge che hanno fatto degli sforzi per prevenire la fuoriuscita illecita delle attrezzature difensive assegnate dagli Stati Uniti. Le organizzazioni criminali sono comunque riuscite a rubare degli armamenti e degli equipaggiamenti forniti dagli USA e dai loro alleati, afferma il report.

E aggiunge che alla fine del giugno 2022 un gruppo criminale, sotto la supervisione di un ufficiale russo anonimo, si è aggregato a un battaglione di volontari usando documenti falsi e armi rubati, compresi un lanciagranate, una mitragliatrice e più di mille proiettili. Ma secondo la relazione l’intelligence ucraina ha interrotto tale piano.

I tentativi di rivendere le armi

Nello stesso mese i servizi di Kiev avrebbero bloccato anche un tentativo di trafficanti di armi che volevano vendere le munizioni e gli armamenti che avevano rubato dal fronte nel sud del Paese. Avrebbero inoltre sventato un progetto dei criminali ucraini che si spacciavano per operatori addetti agli aiuti e che avevano sottratto giubbotti antiproiettile per un valore di 17mila dollari.

Nell’agosto 2022 l’intelligence ucraina ha scoperto un gruppo di membri dei battaglioni volontari che aveva rubato 60 fucili e quasi mille proiettili e li aveva stoccati in un magazzino, presumibilmente per venderli al mercato nero. La relazione non specifica se le armi e i materiali fosse americani, ma questi episodi sono descritti in una sezione redatta con accuratezza e che tratta del tracciamento delle armi USA da parte degli ucraini.

Nessuna raccomandazione particolare

L’Ispettore generale del Pentagono ha scritto che alcuni pezzi più grossi, come i missili e gli elicotteri, erano più facili da seguire tramite le dinamiche dell’intelligence. Invece gli articoli più piccoli – come ad esempio i visori notturni – erano difficili da monitorare. La relazione non esprime alcuna raccomandazione in conclusione perché nota che il Dipartimento della Difesa si è impegnato per alleviare l’incapacità di condurre di persona i controlli.

Redazione Strumenti Politici
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