Isole Figi: partecipazione alla Conferenza di Glasgow ed economia in ripresa

Isole Figi: partecipazione alla Conferenza di Glasgow ed economia in ripresa

10 Novembre 2021 0

Anche le isole Figi hanno partecipato al COP26, la conferenza di Glasgow sul clima. Gli arcipelaghi del Pacifico sono da sempre colpiti dai fenomeni naturali e quindi molto attenti al tema del riscaldamento globale. Aiyaz Sayed-Khaiyum, ministro figiano dell’Economia, delle Comunicazioni e responsabile per la questione dei Cambiamenti Climatici, spera che i leader mondiali si accordino su un meccanismo che renda più semplice accedere ai finanziamenti di agevolazione dei necessari adattamenti che il Paese deve poter fare per resistere ai disastri annunciati. Secondo Sayed-Khaiyum, al COP26 le Figi hanno goduto di una posizione di rilievo grazie a ciò che hanno fatto finora a livello legislativo per rendere il Paese più capace di affrontare i mutamenti climatici, a partire dalla legge denominata appunto Climate Change Act. Il ministro ha anche sottolineato le difficoltà incontrate per ottenere maggiori aiuti da parte delle organizzazioni internazionali: essendo inserite nella categoria degli Stati con un reddito di livello medio, per diversi anni le Figi si sono viste negare finanziamenti per sviluppare i relativi progetti, ma oggi dopo sforzi intensi sembra riceveranno finalmente l’atteso sostegno economico. Anche Josaia Voreqe Bainimarama, dal 2007 ininterrottamente primo ministro delle Figi, ha presenziato alla conferenza. Il premier ha dichiarato che i finanziamenti per l’adattamento del Paese sono vitali per la sopravvivenza stessa delle isole e dei suoi futuri abitanti; ha anche affermato che riunioni di portata mondiale come quella di Glasgow non dovrebbero andare solo a beneficio degli Stati che non hanno preso alcuna iniziativa per ridurre la loro “impronta carbonica”: noi, nazioni del Pacifico, non abbiamo viaggiato fino all’altro capo del mondo solo per vedere il nostro futuro sacrificato sull’altare della compiacenza verso i peggiori emettitori di carbonio, ha dichiarato Bainimarama.

La banca centrale figiana, ha annunciato la ripresa dell’economia nazionale dopo il colpo subito dalla variante Delta del coronavirus e dopo che le restrizioni anti-COVID sono state allentate a seguito dell’aumento nel numero dei vaccinati. Ora il governo spera di raggiungere il 90% della popolazione vaccinata entro l’11 novembre, data in cui verrano riaperti i confini nazionali per permettere i viaggi con alcuni Paesi partner, e verranno quindi riaperti i bar e i luoghi di ritrovo. Il governatore della banca Faizul Ariff Ali ha elencato i miglioramenti avvenuti a settembre nonostante l’aspettativa di una contrazione, l’ennesima della serie iniziata nel secondo trimestre 2020. In questo momento l’economia figiana vede una crescita mensile della produzione di elettricità, cemento, oro, legname segato, trucioli e mogano, e poi un aumento dei consumi come rilevato dai maggiori introiti fiscali dall’IVA, dal maggior numero di offerte di lavoro pubblicate sui giornali e quello delle vendite delle auto usate. L’inflazione resta per il momento sotto controllo nonostante l’impennata dei prezzi delle materie prime e la penuria di forniture.

Vincenzo Ferrara
VincenzoFerrara

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