Il Paraguay sulle infrastrutture nazionali e riceva un prestito dalla IDB

Il Paraguay sulle infrastrutture nazionali e riceva un prestito dalla IDB

31 Gennaio 2024 0

Come dichiarato poco dopo la vittoria elettorale dal presidente paraguayano Santiago Peña, insediatosi nell’agosto dello scorso anno, la priorità del nuovo governo sarebbe certamente stata il rafforzamento dell’economia. Durante la campagna elettorale Peña, in passato già ministro delle Finanze, aveva promesso la creazione di un milione di posti di lavoro in cinque anni e oggi sta spingendo per ridare slancio ai lavori pubblici e agli investimenti stranieri.

Prestiti, obbligazioni e investimenti stranieri

Con una prospettiva di una crescita del 4,5% prevista dall’FMI e un debito pubblico cresciuto più del 25% in dieci anni, nonché un modello economico nazionale troppo legato alle esportazioni di materie prime, il governo di Asunción sta lavorando cercando nuove fonti di approvigionamento finanziario. Presto lancerà obbligazioni di Stato sui mercati internazionali, mentre sta già provando a concludere transazioni “a dimensione benchmark” in dollari americani o in guaraní, valuta nazionale.

La Banca Interamericana di Sviluppo (IDB) intanto ha approvato un prestito ventennale da 100 milioni di dollari per il Paraguay, allo scopo di migliorare il suo sistema commerciale, di logistica e di servizi e di rilanciare la costruzione delle infrastrutture. Si tratta di un prestto a tasso di interesse SOFR (Secured Overnight Financing Rate) che costituisce la prima tranche di una serie di due prestiti collegati tecnicamente l’uno all’altro, ma finanziati separatamente. Inoltre verrà dato maggiore accesso ai mercati internazionali, in modo che ne possano beneficiare le micro, piccole e medie imprese e che vengano stimolati gli investimenti dall’estero.

Riprendono i lavori del ponte

Il ponte Heroes del Chaco doveva essere terminato lo scorso luglio, ma mancavano i soldi. Oggi il Ministero dei Lavori Pubblici ha pagato i restanti 45 milioni di dollari alla società edilizia responsabile dell’opera, la Consorcio Unión. Così, dovremmo presto vedere completato questo ponte che rappresenterà un’infrastruttura chiave per il Paese. Passando sopra al fiume Paraguay, con una campata da 450 metri e più di 7 chilometri di tratto restante e strade di accesso, collegherà la capitale con la zona di Chaco’I (oggi ridenominata Nueva Asunción). Si calcola che sosterrà il passaggio di 10mila veicoli al giorno. In questo modo verrà decogestionato il traffico sull’altro ponte che si trova otto chilometri più a nord e sarà anche facilitato il passaggio sui corridoi stradali che passando sul Paraguay uniscono l’Argentina al Brasile.

Vincenzo Ferrara
VincenzoFerrara

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