Gabon, prosegue l’estrazione petrolifera offshore di norvegesi e americani
La compagnia norvegese BW Energy sta pianificando le operazioni di trivellazione al largo del Gabon, che dovrebbero cominciare nel primo trimestre 2023. Il progetto riguarda i giacimenti petroliferi “Hibiscus” e “Ruche”. Andranno connessi agli impianti del BW MaBoMo, installati a settembre e che forse verranno collegati anche ad altri.
L’amministratore delegato della compagnia norvegese, Carl K. Arnet, ha detto se la trivellazione comincerà a gennaio. Si potrà arrivare al primo greggio per la fine di marzo, con l’obiettivo di ottenere 30mila barili al giorno. Per dare linfa allo sviluppo ulteriore del progettom la BW ha dichiarato di aver firmato un contratto di rifinanziamento da 300 milioni di dollari. L’americana VAALCO Energy ha comunicato che le sue attività di esplorazione ed esternazione al largo del Gabon stanno proseguendo. L’impianto di trivellazione utilizzato per il pozzo South Tchibala 1HB-ST è stato spostato al North Tchibala 2H-ST. Nella zona opera il consorzio BWE, formato quasi equamente dalla VAALCO, dalla BW Energy e dalla Panoro Energy, che con i suoi contratti di condivisione della produzione (PSC) opererà in due fasi per un totale di otto anni.
Procede anche l’attività mineraria con i francesi
La multinazionale francese Eramet ha annunciato di aver siglato un accordo col Ministro delle Miniere e dell’Economia del Gabon. Il deposito di niobio e terre rare di Mabounie passerà al governo gabonese, nel quadro della strategia della compagnia parigina di riposizionarsi sui metalli, per la transizione energetica e lo sviluppo economico.
A partire dal 2005, la miniera di Mabounie è stata sfruttata dalla sua filiale locale, la Compagnie Minière de l’Ogooué, in collaborazione con la compagnia statale gabonese Société Equatoriale des Mines.
Vive a Mosca dal 2006. Traduttore dal russo e dall’inglese, insegnante di lingua italiana. Dal 2015 conduce conduce su youtube video-rassegne sulla cultura e la società russa.