Elezioni regionali Germania, crolla la coalizione di Olaf Scholz
In Germania sì è svolto l’ultimo test elettorale prima delle Europee. La coalizione semaforo del cancelliere Olaf Scholz ha registrato l’ennesima debacle nelle due Regioni tedesche Baviera e Assia, dove risiede più di un quinto degli elettori tedeschi. A metà della legislatura nazionale, vi erano chiamati al voto circa 9,4 milioni di elettori in Baviera e 4,3 in Assia.
Ad affermarsi l’ultradestra che incassa invece nuovi successi. A Francoforte sul Meno, la capitale economica della Germania, è diventato il secondo partito raccogliendo la più forte affermazione finora mai registrata nell’ovest del Paese. In Assia i cristiano-democratici della Cdu, all’opposizione a Berlino, festeggiano un trionfo grazie al balzo di quasi otto punti che li conferma alla guida della loro venticinquennale roccaforte. Hanno infatti raccolto il 34,6%. Mentre, pur con il peggior risultato dal 1950, la loro ala destra bavarese della Csu si è confermata prima forza in Baviera anche se con “solo” 36,4% e una flessione di 0,8 punti in un Land dove ancora 20 anni fa aveva una maggioranza dei due terzi.
Brinda invece l’estrema destra dell’Alleanza per la Germania, già accreditata come la seconda forza elettorale con oltre il 20% dei consensi a livello nazionale e la più forte nella maggior parte della ex Ddr: l’Afd è cresciuta di ben quasi sei punti (al 16,0%) in Baviera e di 5,5 (al 18,6%) in Assia, dove il risultato record la piazzerebbe al secondo posto. Nessuno per ora si dice intenzionato ad allearsi con gli estremisti, ma la loro campagna anti-migranti sembra aver raccolto molti consensi.
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