Conversazione con l’avvocato Alessandro Sacchi, Presidente nazionale dell’Unione Monarchica Italiana

Conversazione con l’avvocato Alessandro Sacchi, Presidente nazionale dell’Unione Monarchica Italiana

3 Maggio 2024 0

Avvocato civilista, Alessandro Sacchi è nato a Napoli, dove vive e lavora. È stato negli anni Ottanta Segretario regionale per la Campania del Fronte Monarchico Giovanile, prima, poi Vicesegretario Nazionale. Già Vice Presidente nazionale UMI, nel 2010 gli fu affidato dal Consiglio Nazionale l’incarico di Presidente facente funzioni. Il 24 novembre 2012, durante il XII Congresso Nazionale UMI, è stato acclamato Presidente Nazionale e confermato nel XIII congresso nazionale nel 2019. Lo abbiamo sentito per comprendere la sua scelta di candidarsi all’Europarlamento per la lista di Forza Italia nella Circoscrizione Sud.

Infografica - La biografia dell'intervistato Alessandro Sacchi
Infografica – La biografia dell’intervistato Alessandro Sacchi

– Avvocato Sacchi, cosa significa oggi essere monarchici in Europa e in Italia?

La Monarchia parlamentare, che vige nelle più avanzate forme costituzionali democratiche d’Europa, è un meccanismo che sottrae la più alta Magistratura dello Stato alle dinamiche ed ai mercanteggiamenti dei partiti, assicurando l’esercizio della funzione arbitrale, quale è il compito del capo dello Stato appunto nelle democrazie parlamentari, nella più assoluta terzietà ed indipendenza.

– L’Unione Monarchica Italiana ha una lunga tradizione. Quali sono gli obiettivi per il futuro?

L’Unione Monarchica Italiana, associazione fondata nel 1944, proprio quest’anno celebra gli ottanta anni di attività. Forse è una delle più antiche associazioni politiche tuttora operante. Abbiamo svolto attività persino durante il covid, incrementando le nostre iniziative on line, attraverso i nostri seguitissimi social, e continueremo ad essere presenti sui territori con le nostre proposte e le nostre iniziative. Da pochi giorni è andato in stampa il quinto volume della collana da me diretta “L’Italia in eredità”, edita da Historica, una bella monografia sulla figura di Re Umberto I, che segue i precedenti quattro volumi, dedicati ad altrettanti personaggi ai quali dobbiamo il nostro “essere italiani”.

Stiamo sviluppando il progetto editoriale per il sesto volume, che andrà in stampa nei primi mesi dell’anno prossimo.

– L’Europa sta attraversando una profonda crisi sociale, politica e perfino militare con il conflitto in Ucraina e le tensioni tra la NATO e la Federazione Russa: qual è la posizione dell’UMI in merito a queste problematiche geopolitiche?

L’Unione Monarchica Italiana deplora la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie, e ciò vale anche sia per la guerra in atto tra Ucraina e Russia che per le vicende belliche tra Israele e Palestinesi. Deve esistere una soluzione praticata attraverso il dialogo e non le armi. L’Unione Europea potrebbe e dovrà svolgere un ruolo importante nella mediazione tra gli opposti interessi.

– Lei è attualmente candidato nella Circoscrizione Italia meridionale, che comprende Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria, alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. In Italia si voterà nei giorni di sabato 8 e domenica 9 giugno. Se eletto come si caratterizzerà il suo impegno politico in Europa?

Ho accettato la candidatura propostami da Forza Italia perché credo che sia necessaria la costruzione di una Unione Europea sempre più autorevole che non solo agevoli ogni tipo di rapporto tra gli Stati membri, auspicando una difesa comune, una politica estera unica, e uniche fiscalità e burocrazie, ma che possa assumere un ruolo sempre più determinante sulla scena mondiale nel confronto con giganti sempre crescenti come Cina e India.

– A suo avviso, in Italia c’è ancora spazio all’interno della società civile, e in specie tra i giovani, per gli ideali monarchici? Perché un cittadino italiano dovrebbe avvicinarsi all’UMI?

Per i giovani e giovanissimi Umberto II, ultimo sovrano regnante in Italia, è solo una fotografia in bianco e nero. Bisogna immaginare non la Monarchia quale fu fino al 1946, ma quale potrebbe essere, e come è nelle meglio funzionanti democrazie parlamentari del pianeta.

La Monarchia parlamentare è un meccanismo costituzionale in cui la terzietà del Capo dello Stato è concreta e non solo teorica, come purtroppo accade nelle Repubbliche.

Roberto Motta Sosa
RobertoMottaSosa

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