2 Maggio 2024 – Usa, duemila studenti americani arrestati nelle proteste filopalestinesi

2 Maggio 2024 – Usa, duemila studenti americani arrestati nelle proteste filopalestinesi

3 Maggio 2024 0

Sono almeno 2mila le persone arrestate a seguito delle proteste filo palestinesi delle ultime settimane nei campus universitari Usa. A rilevarlo un conteggio effettuato dall’Associated Press.

Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha definito “xenofobo” lo stretto alleato degli Stati Uniti, il Giappone, durante una raccolta di fondi a Washington. Il Presidente ha fatto l’osservazione, sostenendo che il Giappone, insieme a India, Russia e Cina, otterrebbero risultati migliori dal punto di vista economico se i Paesi abbracciassero maggiormente l’immigrazione

L’assemblea nazionale (An) dell’Ecuador ha approvato una legge sul controllo dello spazio aereo. L’iniziativa “si pone l’obiettivo di prevenire e controllare tutte le attività illecite commesse nello spazio aereo sovrastante terrestre, marittimo e insulare, in coordinamento con le istituzioni incaricate della difesa nazionale e della sicurezza“.

Il Qatar ha condannato nei “termini più forti” le minacce israeliane di attaccare Rafah a Gaza e il suo “rifiuto categorico di qualsiasi operazione militare” nell’area dove si stima vivano 1,5 milioni di persone. Un simile attacco sarebbe “una catastrofe umanitaria“.

Un attacco israeliano ha colpito un edificio gestito dalle forze di sicurezza siriane alla periferia di Damasco.

L’Onu ha stanziato 13,5 milioni di dollari del fondo d’emergenza Cerf – Central Emergency Response Fund – per garantire la distribuzione di cibo, soldi in contanti e sostegno al sistema di irrigazione per contrastare le inondazioni che hanno devastato la zona meridionale dell’Africa.

Due autisti del Comitato Internazionale della Croce Rossa sono stati uccisi e tre altri membri dello staff sono stati feriti da uomini armati che hanno attaccato un convoglio nella regione del Sud Darfur, nel Sudan.

Internet a banda larga è stato interrotto in molte parti del Nepal poiché i fornitori indiani da cui la maggior parte degli operatori privati nepalesi ottengono la connessione hanno smesso di fornire i servizi a causa di mancati pagamenti.

 

 

 

 

Redazione Strumenti Politici
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