Con le speranze di vittoria che svaniscono, per l’Ucraina si profila un 2024 di scontri ancora più duri

Con le speranze di vittoria che svaniscono, per l’Ucraina si profila un 2024 di scontri ancora più duri

2 Gennaio 2024 0

Il portale del canale americano CNBC ha pubblicato un resoconto delle previsioni di diversi esperti, raccolte dalla giornalista inglese Holly Ellyatt. I militari interpellati, così come gli analisti dell’ISW e del Royal United Services Institute sono concordi nel delineare per Kiev un anno di grandi difficoltà: un fronte in stallo, una Russia che accresce la sua potenza bellica, l’incertezza sugli aiuti e le forniture degli alleati occidentali.

Questi e altri fattori inducono a pensare che nel prossimo anno vi saranno o le tanto agognate trattative per la pace o la continuazione dei combattimenti con la stessa durezza di oggi.

Tante incertezze

All’inizio del 2023 c’erano grandi speranze per una controffensiva ucraina molto pubblicizzata, che ci si attendeva per la primavera e che avrebbe dovuto cambiare il corso del conflitto con la Russia. Ma non lo ha fatto, e – come hanno dichiarato a CNBC gli esperti militari e gli analisti della difesa – pure la prospettiva di uno sfondamento nel 2024 è improbabile.

Costoro prevedono che il prossimo anno gli scontri intensi dovrebbero continuare, ma dicono pure che le forze di Kiev difficilmente riusciranno a lanciare un’altra controffensiva. Nel frattempo la Russia probabilmente si concentrerà sul consolidamento del territorio che ha già preso, in particolare nell’est dell’Ucraina.

L’opinione di Twitty

Lontano dai campi di battaglia, gli esperti militari hanno affermato che la traiettoria che il conflitto russo-ucraino prenderà nel 2024 sarà dettata soprattutto a migliaia di miglia di distanza, negli Stati Uniti, il maggior sostenitore militare di Kiev, e bisognerà vedere se gli aiuti caleranno durante e dopo la campagna per le elezioni presidenziali americane.

La guerra è un’impresa fatta di incertezze, dice a CNBC l’ex tenente generale Stephen Twitty, già vicecomandante del Comando americano in Europa. La Russia può vincere la guerra e anche gli ucraini possono vincere la guerra. E come vediamo oggi, se ci si riflette a fondo, che cosa è stato ottenuto quest’anno? Molto poco dalla Russia, e lo stesso si può dire per gli ucraini, spiega. Siamo in una situazione tale per cui se non vi è un chiaro vincitore, allora vi sarà uno stallo e forse un futuro conflitto “congelato”. A mio parere, ciò che può scuotere questo equilibrio è che gli ucraini possano non venir riforniti e finanziati e non ottengano gli equipaggiamenti e gli uomini che servono loro. In questo modo, la bilancia si sposterebbe a favore dei russi, fa notare Twitty.

Aspettative non soddisfatte

Un anno fa, l’appoggio militare internazionale all’Ucraina era in linea con le promesse della NATO di sostenere Kiev “for as long as it takes” nella sua difesa contro l’operazione russa lanciata nel febbraio 2022. Durante i mesi estivi, tuttavia, la sfida che stavano affrontando le forze ucraine era divenuta vistosamente evidente, nel loro cercare di penetrare le posizioni russe pesantemente fortificate e le loro linee difensive che si allungavano per quasi 600 miglia nel sud e nell’est del Paese.

Dopo aver liberato una manciata di villaggi in estate, le forze ucraine e quelle russe sono finite in una serire di battaglie di logoramento nelle quali nessuna delle parti ha avuto ottenimenti significativi (però i russi hanno tenuto il territorio preso e sconfitto il tentativo di controffensiva). Gli alti comani ucraini hanno ammesso che le speranze e le aspettative di un grande avanzamento nella controffensiva non si sono avverate.

Nonostante ciò, i vertici ucraini dicono di aver inflitto perdite pesanti alle forze russe e di aver fatto progressi vitali in altri zone, come ad esempio nel Mar Nero dove i temerari attacchi estivi alle basi e alle strutture russe in Crimea hanno indotto la Marina russa a ritirare un certo numero di navi da Sebastopoli, dando a Kiev una vittoria.

Le condizioni metereologiche in Ucraina stanno peggiorando, con fango, pioggia gelata, neve e ghiaccio che rendono ardue le operazioni di attacco e di ricognizione. I combattimenti intensi comunque proseguono, in particolare intorno a Bakhmut e ad Avdeevka nell’est del Paese, dove le forze russe stanno spingendo con le offensive e hanno effettuato degli avanzamenti recenti e confermati.

Il pensiero dell’ISW

Gli analisti dell’ISW (Institute for the Study of War) hanno evidenziato come i russi abbiano probabilmente deciso di condurre operazioni di attacco in numerose sezioni del fronte nel corso del periodo di peggiori condizioni meteo della stagione autunno/inverno nello sforzo di prendere e mantenere l’iniziativa prima delle elezioni presidenziali che si terranno nella Federazione Russia il prossimo marzo.

Nel frattempo l’ISW nota anche che le forze ucraine stanno stabilendo e consolidando le posizioni difensive per conservare uomini e risorse in vista di futuri sforzi offensivi. L’esercito di Kiev ha adottato una posizione più difensiva, come dettato dalle stesse circostanze. Un generale di alto livello ha recentemente messo in guardia sul fatto che le truppe ucraine in prima linea soffrono di carenze nell’artiglieria e hanno dovuto ridimensionare alcune operazioni a causa di deficit nell’assistenza straniera.

Aiuti e politica

Un altro anno di conflitto in Europa ha senza dubbio consumato le risorse militari occidentali e l’appetito politico verso il mantenimento di enormi volumi di aiuti militari all’Ucraina. Gli attuali aiuti sono ben lungi dal venire confermati nel 2024, considerando che le presidenziali americane potrebbero essere foriere di mutamenti sismici nell’atteggiamento e nel supporto verso Kiev.

Tutti gli occhi sono puntati sull’ex presidente Donald Trump, il candidato di punta dei Repubblicani, che nel corso del suo mandato ha coltivato relazioni strette col suo omologo russo Vladimir Putin. C’è preoccupazione perché, dati i vecchi buoni rapporti di Trump con Mosca e con la politica del “Prima l’America”, gli aiuti per l’Ucraina potrebbero essere rapidamente messi da parte. Gli analisti della difesa concordano sul fatto che le prospettive ucraine dipendono in larga parte dell’esito del voto negli USA.

Credo sia importante capire quanto l’Ucraina dipenda oggi dagli USA, perché lo è molto di più che non dalla UE, ha dichiarato a CNBC Sam Cranny-Evans, analista di difesa presso il Royal United Services Institute. Se le elezioni americane andranno in un modo non favorevole a Kiev, sommato al fatto che la UE non sta prendendo in mano la situazione e che la produzione di munizioni è lontanissima da quanto avrebbe dovuto essere oggi per dare all’Ucraina una speranza di sopravvivenza e di vittoria, allora non è una previsione molto allegra per il 2024.

Ci vogliono armamenti più moderni

Nei circoli repubblicani e pure in Europa Orientale si sono sentite in questi mesi voci di malcontento sulla concessione di ulteriori aiuti. L’ex rappresentante USA presso la NATO americano Kurt Volker ha detto alla CNBC di pensare che gli aiuti europei e americani all’Ucraina saranno approvati a gennaio e permetteranno a Kiev di tirare avanti a livello militare per un altro anno. Volker ha aggiunto che i pacchetti dovranno includere armamenti più avanzati, come i caccia F-16 promessi da Norvegia, Danimarca e Paesi Bassi. I piloti ucraini stanno cominciando l’addestramento sui jet, ma ci vorrà un certo numero di mesi prima che possano essere impiegati. Gli USA non daranno i loro F-16, ma hanno autorizzato gli alleati a dare i loro. Qualcosa deve cambiare, afferma Volker.

Dobbiamo togliere le limitazioni alle armi che stiamo fornendo. Non stiamo dando i missili a lungo raggio e non abbiamo ancora concesso alcun velivolo occidentale all’Ucraina. Dovremo farlo. E penso che dobbiamo provare a dare agli ucraini un maggiore vantaggio tecnologico. Volker crede che un Trump presidente potrebbe non essere quella catastrofe che viene temuta per l’Ucraina, ma nota che potrebbe rendere incerti i prossimi finanziamenti.

Dubito che Trump, se anche venisse eletto, abbandonerebbe del tutto l’Ucraina, perché sarebbe un disastro per gli interessi americani e parrebbe un fallimento. Si vedrebbero i russi che conquistano i posti e così via, e non credo che lui voglia una cosa del genere. Ma non è chiaro esattamente cosa proverebbe a fare per mettere fine alla guerra. Da parte sua, Trump ha dichiarato di essere in grado di risolvere il conflitto “in un sol giorno” se venisse rieletto, dicendo di poter convincere i leader di Ucraina e Russia a raggiungere un accordo.

Aumentano le spese per la difesa

La Russia ha mostrato di essere pronta a un lungo conflitto in Ucraina e di avere la capacità di mandare a combattere centinaia di migliaia di uomini. Nella sua conferenza stampa di fine anno, Putin ha dichiarato che 617mila soldati sono al momento impegnati in Ucraina; ha anche detto che non è necessaria per ora una seconda mobilitazione, ma a inizio dicembre ha firmato un decreto per incrementare di 170mila unità il numero del personale della Forze armate, portando il totale a 1,32 milioni di uomini.

La Russia sta anche aumentando massicciamente per il 2024 le spese militari, con quasi il 30% del budget dedicato direttamente alle Forze armate. Il suo complesso militare-industriale ha anche accresciuto la produzione, dai droni agli aerei. La scorsa settimana il Ministero della Difesa ucraino ha informato che il suo obiettivo per il 2024 è di aumentare l’industria nazionale della difesa nonostante l’incertezza sulle prossime forniture da parte dei suoi alleati occidentali.

Ha pure modificato le leggi sull’arruolamento in previsione della necessità di incrementare le forze, sovrastare nel numero da quelle russe ma meglio addestrate ed equipaggiate. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che i militari hanno richiesto mezzo milione di uomini mobilitati in più, ma ha aggiunto di voler sentire “più argomentazioni” a supporto della proposta delicata e costosa.

Ancora stallo oppure negoziati?

Con Ucraina e Russia che investono pesantemente nella guerra, difficilmente ci potranno essere negoziati sul cessate-il-fuoco. Gli analisti della difesa dicono che nessuna delle parti è disposta ad aprire una trattativa a meno di trovarsi in una posizione di forza e di poter dettare i termini. Nel caso in cui un repubblicano il prossimo anno vinca le elezioni, e specialmente se dovesse trattarsi di Donald Trump (che oggi appare come capofila), e se i finanziamenti venissero sensibilimente tagliati, allora vi sarebbe maggiore pressione su Kiev per negoziare, spiega a CNBC Mario Bikarski, esperto di Europa e Russia presso “Economist Intelligence Unit”.

Certo, l’Ucraina oggi non vuole trattare… ma date le circostanze, potrebbe avere poca scelta. E rimane ancora la questione se la Russia vorrà negoziare, perché se ci sono segnali che l’Occidente interromperà i suoi aiuti per Kiev, e quest’ultima sarà costretta a trattare, allora Mosca potrebbe interpretarla come un’altra finestra di opportunità per consolidare molte più conquiste. Gli esperti di difesa hanno comunicato a CNBC che il loro scenario di base per il 2024 è il proseguimento dei combattimenti con la stessa intensità, ma anche con la medesima sensazione di stallo in cui nessuna delle parti riesce a progredire molto sul campo o a prendere e a rivendicare del territorio.

Redazione Strumenti Politici
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