25 Febbraio 2023 – Bakhmut, l’Ucraina fa saltare una diga per rallentare offensiva russa. Zelensky invita entourage russo a uccidere Putin

25 Febbraio 2023 – Bakhmut, l’Ucraina fa saltare una diga per rallentare offensiva russa. Zelensky invita entourage russo a uccidere Putin

26 Febbraio 2023 0

Le truppe ucraine hanno fatto saltare in aria una diga a Bakhmut, in Ucraina orientale, per rallentare l’offensiva russa.

Volodymyr Zelensky lancia l’anatema sullo zar: prima o poi sarà il suo entourage a ucciderlo. Perché “i predatori mangeranno il predatore” e “ci sarà sicuramente un momento in cui la fragilità del regime di Putin si farà sentire all’interno della Russia. Troveranno un motivo per uccidere l’assassino, ma avranno bisogno di una ragione“.

Un terremoto di magnitudo 6,2 è stato registrato nella regione remota della Nuova Bretagna della Papua Nuova Guinea.

Il governo delle Filippine ha assegnato all’azienda spagnola Acciona la realizzazione del secondo lotto del progetto della linea ferroviaria sud. E’ prevista la costruzione di 7,9 chilometri di viadotto e di tre stazioni a Manila.

Sarà demolita la casa di Moscow, in Idaho, dove lo scorso 13 novembre quattro studenti universitari sono stati accoltellati a morte da un 28enne. “E’ un passo necessario per iniziare il processo di guarigione“, ha spiegato il presidente Scott Green in una lettera a studenti, professori e impiegati.

Un migliaio di persone hanno manifestato a Praga per esprimere il loro appoggio all’Ucraina, a un anno dall’invasione russa. L’evento denominato “Vediamo chiaramente ciò che bisogna fare“, organizzato da diverse associazioni oltre all’ambasciata ucraina. L’evento si è concluso con un concerto.

Oltre centomila persone sono scese in piazza a Tel Aviv per protestare contro il governo del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, mentre altre decine di migliaia di persone stanno protestando in altre città di Israele.

Circa 2mila membri di bande criminali sono stati trasferiti al Centro di reclusione anti-terrorismo (Terrorism Confinement Center) di El Salvador, considerato la “più grande mega prigione” in America.

TikTok finisce nel mirino anche del governo italiano. Che valuta la possibilità di replicare la decisione presa pochi giorni fa dalle istituzioni europee: sul tavolo c’è infatti l’ipotesi di bloccare l’app cinese sui telefonini dei dipendenti pubblici.

 

 

 

 

 

 

Redazione Strumenti Politici
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