Ucraina, Nato torna a minacciare: “pronti 5mila soldati” per l’Ucraina

Ucraina, Nato torna a minacciare: “pronti 5mila soldati” per l’Ucraina

26 Gennaio 2022 0

Se da un lato l’Occidente continua a parlare di de-escalation in Ucraina, le continue dichiarazioni del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, risultano una nota stridente nello storytelling eurostatunitense. Anzi ogni volta che pare farsi un passo verso una soluzione, qualche dichiarazione proprio del presidente Usa o del segretario della Nato – i due attori principali che dovrebbero tentare di calmare gli animi nella zona – allontanano sempre più la via diplomatica.  “Aumentiamo la prontezza della forza di risposta della Nato. Questa forza di risposta è costituita da circa 5000 soldati ed è attualmente guidata dalla Francia, ma anche altri alleati contribuiscono con truppe a questo strumento, che può essere schierato in pochi giorni. Poi abbiamo ulteriori truppe che possono essere dispiegate con breve preavviso. Per dispiegare le risorse della Nato o qualsiasi elemento della Forza di risposta della Nato abbiamo bisogno di una decisione del Consiglio Nord Atlantico Nato. E quella decisione verrà presa se necessario” ha chiosato Stoltenberg, in una prova muscolare farsesca. Parole dal sapore belligerante che iniziano a preoccupare anche Kiev. Lo stesso presidente Volodymyr Zelensky ha cercato con il suo governo per una volta di buttare acqua sul fuoco perchè secondo gli analisti inizia a preoccuparsi che le continue provocazioni occidentali portino realmente ad un conflitto con la Russia. Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba infatti ha allontanato lo spettro di un’imminente invasione russa come riferito all’Ansa. “Il numero di truppe ammassate lungo il confine dell’Ucraina e dei territori occupati è grande”, ha detto Kuleba, ma “al momento è insufficiente per un’offensiva su vasta scala lungo l’intero confine“. Intanto iniziano a smarcarsi i primi Paesi dalle dichiarazioni di Stoltenberg: per ora Germania, Romania e Croazia hanno già fatto sapere che non invierebbero militari in un conflitto tra Mosca e Kiev.

Redazione Strumenti Politici
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