Ucraina, dimissionato Arestovych consulente del Capo di Gabinetto. Aveva negato responsabilità russe su Dnipro
Il consulente del Capo dell’Ufficio Presidenziale per le questioni militari Oleg Arestovych è stato costretto alle dimissioni dal governo ucraino di Volodymyr Zelensky. Il 47enne alto funzionario ha lasciato nonostante come il sito Insideover, ricordi come fosse considerato “un’eminenza grigia comunicativa e politica per l’Ucraina“. A farlo cadere in disgrazia agli occhi del Governo ucraino una dichiarazione sull’eccidio di Dnipro nella quale affermava come “il missile russo che sabato scorso ha provocato una strage in un condominio di Dnipro era caduto sull’edificio residenziale perché deviato da un impatto con un razzo dei sistemi di difesa ucraini“. Una strage che ha portato alla morte di oltre 80 persone.
Ma chi era Oleg Arestovych?
Si tratta di una notizia estremamente negativa perchè getta lunghe ombre sullo stato di salute della democrazia in Ucraina. Non è la prima volta infatti che chi esce dallo storytelling di guerra del presidente ucraino viene accompagnato alla porta se non addirittura incarcerato. E che la verità viene negata per evitare di ammettere errori. Si ricordi i tentativi di addossare al Cremlino le responsabilità per il missile sulla Polonia.
Resta il fatto che Arestovych non è un personaggio qualunque ma l’estensore della strategia ucraina contro la Russia. Una strategia plasmata a livello mediatico e politico della narrazione dell’Ucraina assediata dal “nuovo Hitler”, Vladimir Putin, appoggiata dalla costruzione di un apparato di hacker e bot per orientare l’opinione pubblica interna ed esterna dal 2015 ad oggi.
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