Tensione alle stelle tra Ankara e Stoccolma. Attivista brucia Corano davanti alla polizia

Tensione alle stelle tra Ankara e Stoccolma. Attivista brucia Corano davanti alla polizia

21 Gennaio 2023 0

Rasmus Paludan, attivista anti-Islam, ha bruciato per protesta il Corano di fronte all’ambasciata turca a Stoccolma con l’ok della polizia svedese. Circa 100 persone si sono riunite nelle vicinanze per una contro-dimostrazione pacifica. In una protesta separata, attivisti filo-curdi e anti-Nato hanno programmato di marciare nel centro di Stoccolma.

Il primo ministro svedese Ulf Kristersson ha condannato come “profondamente irrispettoso” il gesto e  ha ricordato come “La libertà di espressione è una parte fondamentale della democrazia. Ma ciò che è legale non è necessariamente appropriato. Bruciare libri sacri per molti è un atto profondamente irrispettoso”.

Le condanne dal Medioriente e dell’Asia Minore

Condanne sono arrivate dal Medioriente. Il premier pakistano Muhammad Shehbaz Sharif ha condannato “la profanazione del sacro Corano da parte di un estremista di destra in Svezia”, aggiungendo che “nessuna parola è sufficiente per condannare adeguatamente l’atto orribile“.  Il Marocco si è detto “stupito” che le autorità abbiano permesso che si svolgesse “davanti alle forze dell’ordine svedesi“.

Anche l’Indonesia, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti hanno condannato la manifestazione, così come il Consiglio di cooperazione del Golfo e l’Organizzazione per la cooperazione islamica. Jakarta ha affermato che “l’atto di bestemmia contro il libro sacro ha ferito e offuscato la tolleranza religiosa”, aggiungendo che “la libertà di espressione deve essere esercitata in modo responsabile“.

Come risposta decine di manifestanti si sono riuniti davanti al consolato svedese a Istanbul, dove hanno bruciato una bandiera svedese e hanno invitato la Turchia a interrompere i rapporti diplomatici con Stoccolma. Già lo scorso anno Paludan, un attivista svedese-danese condannato per abusi razzisti, aveva provocato disordini in Svezia, dopo essere andato in giro per il paese bruciando pubblicamente copie del Corano.

Redazione Strumenti Politici
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