Presidenziali a Panama, vince l’ex ministro Mulino con la promessa di fermare i clandestini e ridare impulso all’economia

Presidenziali a Panama, vince l’ex ministro Mulino con la promessa di fermare i clandestini e ridare impulso all’economia

10 Maggio 2024 0

Alle presidenziali di Panama del 5 maggio ha prevalso José Raúl Mulino, già ministro degli Esteri e ministro della Giustizia nei governi precedenti. Il suo mandato quinquennale inizierà ufficialmente il 1º luglio. Ha dedicato la vittoria al suo predecessore Ricardo Martinelli, ex presidente del quale ha preso il posto in campagna elettorale a causa delle vicissitudini giudiziarie di quest’ultimo.

Promesse di crescita economica

Prima delle elezioni, Standard & Poor’s dava a Panama un rating BBB, minacciando di abbassarlo ancora. Ma i titoli di Stato panamensi hanno registrato subito incrementi alla notizia dell’elezione di Mulino, che ha promesso di pagare i debiti, creare nuovi posti di lavoro e alzare il salario minimo. La sua presidenza è considerata favorevole ai mercati e al business. Fra le priorità vi sono la crescita del turismo e l’aumento della spesa per le infrastrutture, fra cui la costruzione di una ferrovia che unirà la capitale Ciudad de Panamá con l’interno. Mulino vuole risanare la reputazione del Paese per renderlo interessante e affidabile per gli investitori. Prima però deve ristabilire l’immagine nazionale agli occhi dei cittadini, stanchi di corruzione, lotte di potere e divisione sociale. Quando hanno confermato la sua vittoria ha dichiarato: Prometto al Paese di mettere insieme appena possibile e di fondare un governo di unità.

Il problema della miniera

Mulino deve fare i conti anche col problema rappresentato dalla miniera di rame di Cobre, chiusa nel 2023. È una delle più grandi del mondo, con una capacità che ammonta all’1% della produzione globale e al 5% del PIL nazionale. Aperta nel 2019, lo scorso anno la Corte Suprema ha dichiarato incostituzionale il contratto di gestione siglato con la multinazionale canadese First Quantum Minerals. Contro il suo sfruttamento molti erano scesi in piazza a protestare, preoccupati dalla mancanza di garanzie di protezione ambientale e dai timori per i giri di tangenti.

Fermare l’immigrazione clandestina

L’altro grosso problema di Panama è l’immigrazione clandestina. Lo scorso anno si è toccato il record di 520mila migranti passati dal cosiddetto Darién Gap, il tratto di confine fra Colombia e Panama, intenzionati ad arrivare negli USA. Erano stati 133mila nel 2021 e 250mila nel 2022, per poi raddoppiare ancora, con tutta la serie di odiosi crimini connessi alla tratta di esseri umani. Mulino ha affermato che oggi il confine degli Stati Uniti, invece di essere in Texas, si è spostato a Panama. Ha promesso di sigillare la frontiera meridionale, paventando l’eventuale costruzione di un muro, e di voler mettere fine al fenomeno grazie alla cooperazione internazionale e nel rispetto dei diritti umani. Alcuni però ne dubitano, ricordando che da Ministro della Sicurezza aveva represso con la forza le proteste dei produttori indigeni di banane nelle province di Bocas del Toro e Chiriquí.

Vincenzo Ferrara
VincenzoFerrara

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