Lituania, avviato smantellamento monumento sovietico nonostante Onu abbia chiesto lo stop
La Lituania ha iniziato lo smantellamento di un importante monumento sovietico nella sua capitale Vilnius, nonostante l’invito dell’Onu a sospendere l’operazione.
Il monumento in granito grigio, situato nel cimitero di Antakalnis, è composto da sei sculture di soldati sovietici. I lavori dovrebbero essere completati entro l’inizio della prossima settimana, secondo la società incaricata. Restano aperti però i problemi con le Nazioni Unite, che a settembre hanno chiesto di sospendere lo smantellamento del monumento fino a quando non sarà risolta una disputa tra il governo e cinque residenti lituani. Questi ultimi hanno infatti presentato formale appello al Comitato per i diritti umani Onu, denunciando che la decisione di smantellare questo monumento “viola i diritti delle loro minoranze nazionali e il diritto al rispetto della vita privata e familiare“.
Il Governo lituano è da tempo impegnato nello smantellamento di qualsiasi monumento che ricordi i legami con il Soviet. Aveva fatto molto discutere la demolizione del complesso monumentale sovietico di Riga dedicato alla vittoria nella Seconda Guerra mondiale avvenuta il 26 agosto scorso. Il monumento era diventato un punto di raccolta per i sostenitori del Cremlino in Lettonia.
I monumenti rimossi spesso finiscono nel Parco Grutas nel sud del paese. Dall’inizio del millennio, sculture indesiderate sono state raccolte nei vasti terreni del parco. I visitatori possono trovare lì opere raffiguranti Lenin, Josef Stalin, Feliks Dzierzynski e Karl Marx tra gli altri.

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