La Libia ha un nuovo Governo unificato temporaneo, le reazioni
La Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite in Libia facente funzioni, Stephanie Williams, ha annunciato venerdì pomeriggio, 5 febbraio 2021, i risultati del Libyan Political Dialogue Forum a Ginevra, in Svizzera. I settantacinque rappresentati delle tre regioni storiche della Libia, selezionati da UNSMIL, hanno votato inizialmente per le quattro liste di candidati per le tre posizioni posizioni del Consiglio di Presidenza e del Primo Ministro, secondo il meccanismo di selezione stabilito. Secondo cui una lista di candidati avrebbe dovuto ricevere il 60% di voti validi per avere successo al primo turno. Dopo che nessuna delle liste ha raggiunto tale soglia al primo turno, i partecipanti al LPDF sono stati chiamati ad un secondo turno per votare le due liste che avevano ottenuto il maggior numero di voti.
La lista composta da Mohammad Younes Menfi (Presidente del Consiglio di Presidenza); Mossa Al-Koni (membro del Consiglio di Presidenza); Abdullah Hussein Al-Lafi (membro del Consiglio di Presidenza); e Abdul Hamid Mohammed Dbeibah (Primo Ministro) ha avuto la meglio sul gruppo di grandi nomi che includevano l’attuale presidente del Parlamento Aguila Saleh, Osama al-Juwaili, Abdul Majeed Ghaith Seif Al-Nasr, e l’ambizioso ministro dell’Interno di Tripoli Fathi Bashagha. Con il 60% delle preferenze, ben oltre la soglia del 50% + 1 dei voti validi prevista dal meccanismo di selezione per il secondo turno, Mohammad Younes Menfi è stato eletto presidente del Consiglio presidenziale e Abdul Hamid Mohammed Dbeiba, Primo Ministro.
Diritti umani e violazioni contro i civili
Durante la sua presentazione, il nuovo presidente del Consiglio che prenderà il posto di Fayez al-Serraj si è concentrato sulla situazione dei diritti umani nel Paese nordafricano martoriato da oltre dieci anni di conflitto. Diritti umani e Stato di Diritto sono stati descritti da Menfi come “il fascicolo più importante e pericoloso, in quanto minaccia lo Stato, i cittadini e l’intero processo democratico”. Il nuovo presidente ha detto che la situazione delle violazioni contro i civili in Libia devono essere fermate, proponendo una soluzione su più livelli attraverso il Consiglio di Presidenza, il governo, le istituzioni legislative, la magistratura e l’opinione pubblica, coinvolgendo i giovani, le donne e i media, utilizzando tutte queste forze per porre fine a questa crisi. Sulla situazione militare e sui percorsi per unificare le istituzioni, durante la sua presentazione il neo-eletto presidente del Consiglio presidenziale ha espresso il suo sostegno al percorso del comitato militare congiunto (JMC 5 + 5), sottolineando come questo abbia compiuto passi molto importanti. Ha anche chiarito che è necessario che l’establishment militare rimanga sotto l’autorità civile, evidenziando il suo ruolo in difesa della patria.
Le promesse del Primo Ministro designato
Il Primo Ministro designato dal LPDF, Abdul Hamid Mohammed Dbeiba, prendendo la parola davanti ai membri del forum dopo l’annuncio dei risultati ha affermato che “la Libia sarà costruita per tutti“, sottolineando che non ci sono perdenti, ma partner per stabilire la pace nel Paese. Parlando in collegamento video, Dbeiba, ha confermato il suo impegno alla “trasparenza“, firmando una dichiarazione sui suoi redditi. Ha inoltre ribadito di voler mantenere fede alle sue promesse: risolvere la crisi dell’elettricità in dieci mesi e la carenza di liquidità in tutto il Paese. Il nuovo Primo Ministro libico ha definito l’elezione dell’esecutivo temporaneo unificato “un passo importante che pone fine al soffocamento politico in Libia“. Bdeiba ha espresso il suo desiderio a sviluppare relazioni con i paesi limitrofi della Libia, chiedendo agli altri Paesi di non interferire negli affari interni dei libici e viceversa.
Al Serraj si congratula col nuovo esecutivo
Il presidente e primo ministro dell’attuale Governo di Accordo Nazionale (GNA), Faiez Al-Serraj, ha espresso la speranza che i membri della nuova autorità esecutiva lavoreranno nei prossimi 8 mesi per fornire le condizioni appropriate allo svolgimento delle elezioni generali in programma per il 24 dicembre 2021, gettando le basi per la costruzione del tanto desiderato Stato civile democratico.
“Ci congratuliamo per il successo del Libyan Political Dialogue Forum nel raggiungere la selezione di una nuova autorità esecutiva. E’ una responsabilità in questa difficile circostanza, auguriamo loro successo“. Ha dichiarato il presidente uscente che aveva annunciato la sua volontà di lasciare il potere entro ottobre 2020 nei mesi precedenti. “Chiediamo a Dio che questo risultato ponga fine a tutti i segni di discordia e divisione, e di unire i cuori dei libici intorno alla tolleranza, la riunificazione e la lealtà alla patria“. Ha aggiunto al-Serraj.
Williams: “Haftar mi ha espresso personalmente il suo sostegno ai colloqui”
Sebbene al momento non sia arrivato alcun commento ufficiale, Stephanie Williams in conferenza stampa ha affermato che il comandante del Libyan National Army (LNA), il feldmaresciallo Khalifa Haftar, ha dei propri rappresentanti che hanno partecipato alle discussioni, aggiungendo che Haftar personalmente mi ha espresso il suo sostegno ai colloqui ei suoi rappresentanti in aula hanno accettato i risultati di oggi.
Reazioni internazionali
Egitto, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Qatar e Gran Bretagna sono stati tra i primi ad accogliere positivamente la formazione della nuova autorità esecutiva. L’Ambasciata di Francia, in un tweet, si è detta pronta a sostenere il nuovo Governo nella sua missione di guidare la Libia alle elezioni del 24 dicembre ed attuare il cessate il fuoco. Anche la Farnesina, esprimendo il proprio benvenuto ai risultati del voto a Ginevra, ha espresso l’auspicio che il nuovo governo di unità nazionale in Libia sia inclusivo. L’Italia ha invitato tutti gli attori libici e internazionali a continuare a lavorare, sotto l’egida delle Nazioni Unite e nel primo interesse del popolo libico, per preservare l’unità e la sovranità della Libia e accrescere la prosperità del Paese. L’ambasciatore degli Stati Uniti, Richard Norland, attraverso Twitter si è congratulato con tutti i libici, partecipanti al Forum di Dialogo, ei leader in arrivo e in partenza per il loro impegno ad un futuro pacifico della Libia. “I frutti del lavoro del Libyan Political Dialogue Forum dovrebbero diventare un passo importante e fondamentale verso il superamento della grave e protratta crisi in Libia“, si legge in un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri russo. “Auguriamo alla nuova leadership il successo nel raggiungimento dei difficili obiettivi della fase di transizione a cui si trova di fronte, primo dei quali è l’organizzazione di un referendum costituzionale e delle elezioni generali previste per il 24 dicembre di quest’anno“. Ha aggiunto la nota di Mosca.
Vanessa Tomassini è una giornalista pubblicista, corrispondente in Tunisia per Strumenti Politici. Nel 2016 ha fondato insieme ad accademici, attivisti e giornalisti “Speciale Libia, Centro di Ricerca sulle Questioni Libiche, la cui pubblicazione ha il pregio di attingere direttamente da fonti locali. Nel 2022, ha presentato al Senato il dossier “La nuova leadership della Libia, in mezzo al caos politico, c’è ancora speranza per le elezioni”, una raccolta di interviste a candidati presidenziali e leader sociali come sindaci e rappresentanti delle tribù.
Ha condotto il primo forum economico organizzato dall’Associazione Italo Libica per il Business e lo Sviluppo (ILBDA) che ha riunito istituzioni, comuni, banche, imprese e uomini d’affari da tre Paesi: Italia, Libia e Tunisia. Nel 2019, la sua prima esperienza in un teatro di conflitto, visitando Tripoli e Bengasi. Ha realizzato reportage sulla drammatica situazione dei campi profughi palestinesi e siriani in Libano, sui diritti dei minori e delle minoranze. Alla passione per il giornalismo investigativo, si aggiunge quella per l’arte, il cinema e la letteratura. È autrice di due libri e i suoi articoli sono apparsi su importanti quotidiani della stampa locale ed internazionale.