Il Liechtenstein punta sul fotovoltaico e investe nella sostenibilità

Il Liechtenstein punta sul fotovoltaico e investe nella sostenibilità

17 Luglio 2022 0

Il Liechtenstein continua la sua espansione nell’ambito delle rinnovabili: la strategia ideata dal governo per questo decennio punta in particolare sull’energia solare. La prima volta in cui a livello legislativo veniva promossa questa fonte pulita era stato nel 1996, ma ora dopo più di vent’anni di funzionamento alcuni apparecchi vanno sostituiti e il governo deve quindi provvedere a destinare i relativi incentivi. Vi sono attualmente tre modelli di sovvenzionamento per i soggetti che utilizzano il fotovoltaico, ma la stragrande maggioranza ha scelto quello che porta a pagare l’elettricità in base al prezzo di mercato. Potrebbe presto essere inserita l’opzione di un livello minimo di pagamento a chi produce elettricità col fotovoltaico per poi immetterla nella rete; la nuova legge darà anche la possibilità di richiedere un minimo di compensazione per l’energia derivante da altre fonti rinnovabili quali biomassa, eolico e idroelettrico. 

La banca LGT, appartenente alla Casa regnante del Liechtestein, ha stabilito di promuovere presso la sua clientela l’idea della sostenibilità e dell’ecologia aderendo a tre iniziative: l’appello della “finanza per la biodiversità”, i Principi di investimento responsabile e l’adesione al Gruppo di investitori istituzionali (IIGCC) sul cambiamento climatico. Ursula Finsterwald, direttrice del dipartimento della banca dedicato alla sostenibilità, spiega come molti clienti non siano ancora consapevoli del problema della perdita della biodiversità, dunque la banca intende considerare questa istanza al momento di investire e di proporre prodotti e servizi. Entrando nela IIGCC vuole inoltre promuovere misure di contrasto ai cambiamenti climatici dialogando con le aziende, con gli investitori e con coloro prendono decisioni a livello politico.

Nel 2002 il settore bancario procede bene in Liechtenstein, anzi è in crescita, come affiora dall’ultimo report dell’Autorità del mercato finanziario (FMA). I problemi a livello planetario hanno influito anche sull’economia del Principato, con le difficoltà nella catena di distribuzione e la perdita del potere d’acquisto che stanno iniziando a riverberarsi. Il PIL ha rallentato nel primo trimestre di quest’anno, ma le banche sono ben preparate alle sfide che verranno e il mercato finanziario interno ha una posizione valida per affrontare i rischi crescenti dell’immobiliare. Vi sono segnali positivi anche nel report di giugno del MONEYVAL, l’organismo di monitoraggio del Consiglio d’Europa sull misure anti-riciclaggio di capitali e contro il finanziamento del terrorismo. Rispetto agli standard internazionali stabiliti dal Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale (GAFI – FAFT), le misure attuate dal Principato sono sostanzialmente efficaci, ma si richiedono ulteriori miglioramenti nel controllo, nella trasparenza e nelle inchieste sui casi sospetti (pur dovendo solamente perfezionare le metodologie già sviluppate). Inoltre le autorità di Vaduz operano in stretta collaborazione con le vicine Austria e Svizzera.

Vincenzo Ferrara
VincenzoFerrara

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