Germania, due partiti boicottano il discorso di Zelensky al Bundestag e alle europee fanno tremare il governo di Scholz

Germania, due partiti boicottano il discorso di Zelensky al Bundestag e alle europee fanno tremare il governo di Scholz

17 Giugno 2024 0

Zelensky non ha cominciato sotto i migliori auspici la sua “settimana santa” che dalla Germania lo ha portato in Italia per il G7 e in Svizzera per la fallimentare conferenza di “pace”. Infatti nella sua prima tappa europea, l’11 giugno è intervenuto al Parlamento tedesco, ma due partiti hanno disertato il suo discorso. Si tratta proprio di due formazioni, l’AfD di destra e il BSW di estrema sinistra, che alle elezioni europee hanno fatto sfigurare l’SPD del cancelliere Scholz.

Disertato il suo discorso

I vertici di Alternative für Deutschland (Afd) hanno motivato la scelta di disertare l’intervento di Zelensky spiegando che si tratta di un presidente illegittimo. Il suo mandato, iniziato con la vittoria elettorale del 2019, è infatti scaduto il mese scorso. In primavera avrebbe dovuto indire nuove elezioni, ma è ancora al suo posto grazie alla legge marziale da lui stesso ripetutamente prolungata. I deputati di destra sono usciti dal Bundestag perché ritengono Zelensky “un mendicante e un presidente di guerra”. Secondo loro, l’Ucraina oggi ha bisogno di qualcosa di meglio, cioè un leader pronto a negoziare seriamente e a fermare le morti dei suoi cittadini e la distruzione del suo Paese. I co-presidenti del partito Alice Weidel e Tino Chrupalla rincarano la dose affermando di non voler ascoltare un oratore vestito in uniforme mimetica. Quattro deputati di AfD sono comunque rimasti in aula durante il suo discorso.

L’altro partito ad aver boicottato Zelensky è di estrema sinistra ed è il Bündnis Sahra Wagenknecht – Vernunft und Gerechtigkeit (BSW). In comune con AfD sulla questione ucraina ha l’istanza di fermare le forniture di armi a Kiev. È una strategia fallimentare, dicono, perché non ha ancora portato alla pace e nemmeno a una tregua. Entrambe le formazioni hanno ribadito la propria contrarietà all’assistenza bellica che Germania ed Europa concedono all’Ucraina. Secondo il BSW Berlino dovrebbe utilizzare la propria influenza sul governo di Kiev per convincerlo ad accettare un vero negoziato di pace. Tutti i suoi dieci deputati erano assenti al discorso dell’ex attore. La co-fondatrice di BSW Sahra Wagenknecht accusa Zelensky di contribuire a una spirale di escalation altamente pericolosa. E lo attacca pure con un altro comunicato in cui lo incolpa di accettare il rischio di un conflitto nucleare con conseguenze devastanti per l’intera Europa.

Le richieste di Zelensky

Il presidente ucraino ha ricevuto una standing ovation dal Parlamento tedesco e lo ha messo in guardia contro la minaccia della “retorica populista filo-russa”, che considera “pericolosa” per la Germania e per tutti i Paesi europei. Ha ringraziato i tedeschi per “l’incrollabile supporto” all’Ucraina e poi ha fatto le sue richieste, indirizzate in primo luogo alla difesa antiaerea. Finora Berlino ha fornito tre sistemi missilistici Patriot per proteggere Kiev, ma per Zelensky ce ne vogliono sette per coprire lo spazio aereo dei centri urbani. Gli specialisti ucraini vengono addestrati a operare questi sistemi presso la base di Sanitz nel nord della Germania, che il presidente ucraino è andato a visitare dopo il discorso al Bundestag. Con lui c’era anche il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, che ha promesso di dare 100 missili da impiegare nei sistemi Patriot. Si è inoltre impegnato a fornire altri fucili, droni e armi anti-tank.

La reazione di Scholz e di Merz

Il cancelliere Scholz non poteva che condannare l’assenza dei deputati dei due partiti “estremi”. Il suo portavoce Steffen Hebestreit ha detto che è rimasto molto turbato dal loro comportamento irrispettoso, sebbene non fosse sorpreso della scelta di AfD e BSW. Friedrich Merz, presidente del principale partito di opposizione, i Cristiano-Democratici (CDU), l’ha definita come “un vero nadir della nostra cultura parlamentare”. Ha aggiunto: Sono piuttosto sconvolto. L’asserzione che dobbiamo provare a terminare questa guerra con un maggiore ricorso alla diplomazio è completamente priva di qualunque sostanza. Katja Mast, deputata del partito di governo SPD, s’è le presa in particolare col boicottaggio messo in atto dal BSW, chiamandolo “imbarazzante e irrispettoso”.

Eppure in Germania…

I leader dei partiti principali si stracciano per le vesti, ma dovrebbero essersi accorti che una fetta crescente di cittadini si trova d’accordo proprio con le affermazioni e le posizioni dei partiti che hanno boicottato Zelensky. Alle elezioni europee della scorsa settimana, infatti, in Germania si sono registrate cifre eccellenti per le due formazioni che il mainstream definisce in modo spregiativo “di estrema destra” e di “estrema sinistra”. AfD ha preso il 16%, cinque punti percentuali in più rispetto alla volta precedente, mentre il BSW si è aggiudicato il 6%, risultato notevole considerando che si tratta della sua prima partecipazione a una tornata elettorale.

L’importanza di questi dati non è circoscritta alla Germania, ma riguarda tutta l’Europa, perché Berlino oltre ad essere centro continentale di economia e sviluppo, è quella che porta il maggior numero di deputati all’Europarlamento. L’Afd si è così piazzato secondo dopo la CDU, ma colpisce anche la debacle dell’SPD di Scholz, che ha ottenuto il peggior risultato di sempre, appena il 14%. Weidel ha quindi chiesto al cancelliere di sciogliere la Camere e andare al voto, sull’esempio della Francia, dove Macron ha preso una batosta clamorosa e ha inditto elezioni anticipate. Scholz però ha rifiutato e il suo governo resta in carica nonostante la pesante sfiducia mostrata dagli elettori.

Scandali e voto ai giovanissimi non hanno fermato AfD

Ad aggravare la situazione per Berlino è la dimostrazione elettorale che i cittadini sono disposti a seguire idee alternative alla narrativa dominante. Per fermare l’ascesa della destra non sono bastati infatti gli scandali e le inchieste giudiziarie pre-elettorali. Su Petr Bystron, secondo di AfD nella lista all’Europarlamento, è stato addirittura gettato il sospetto di prendere fondi illeciti da finanziatori filo-russi. Non ha aiutato nemmeno l’estensione del diritto di voto ai sedicenni, che non ha premiato Verdi e sinistra di governo come ci si aspettava. Zelensky non ha cominciato sotto i migliori auspici la sua “settimana santa” che dalla Germania lo ha portato prima in Italia per il G7 e poi in Svizzera per il mezzo fallimento della conferenza di “pace”. È intervenuto al Parlamento tedesco, ma due partiti hanno disertato il suo discorso, l’AfD e il BSW che alle elezioni europee hanno fatto sfigurare l’SPD del cancelliere Scholz.

Vincenzo Ferrara
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