Forze Armate. A Takrouna una targa commemorativa del 66° Reggimento di Fanteria, omaggio ai soldati italiani caduti in Tunisia

Forze Armate. A Takrouna una targa commemorativa del 66° Reggimento di Fanteria, omaggio ai soldati italiani caduti in Tunisia

12 Novembre 2023 0

In occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, che si celebra ogni anno il 4 novembre, l’Ufficio della Difesa dell’Ambasciata d’Italia a Tunisi, ha organizzato e coordinato a Takrouna, piccolo villaggio della Tunisia, nella regione del Sahel, che domina il Golfo di Hammamet, Hergla e Sousse a est, Djebel Zaghouan a nord e la pianura di Kairouan a sud, la cerimonia di inaugurazione della prima sezione dell’Associazione Paracadutisti Italiani in Tunisia e del Labaro.

L’apposizione della targa commemorativa

La Marina Militare, presente all’interno dell’Addettanza tunisina con il Capitano di vascello Matteo Cusimano e il luogotenente Fortunato Ontario, coadiuvati dai Carabinieri, dagli ufficiali militari di stanza a Tunisi, e dall’ambasciatore Fabrizio Saggio, hanno posato una targa commemorativa del 66° Reggimento di Fanteria in onore ai caduti della battaglia di Takrouna avvenuta ottanta anni fa.

All’iniziativa interforze ed internazionale ha partecipato un nutrito gruppo di militari della Difesa tunisina, nonché rappresentanti militari delle Nazioni presenti ed ex militari italiani residenti nel Paese nordafricano. L’inaugurazione con stile e tradizione marinara è stata celebrata l’alza bandiera, a confermare i solidi rapporti storici di amicizia tra le due sponde del Mediterraneo.

La battaglia 

La battaglia di Takrouna (20-22 aprile 1943) fu combattuta nelle fasi finali della ritirata delle forze italiane e tedesche dall’Africa nella seconda guerra mondiale. Il 20 aprile 1943, il Comandante della Divisione “Trieste”, Generale La Ferla, affidò ad alcuni reparti di formazione, tra cui i resti della Divisione Paracadutisti Folgore, il compito di prestare man forte al 66° Reggimento Fanteria che rischiava di perdere il controllo del villaggio di Takrouna situato su un picco roccioso che si erge in mezzo alla piana di Enfidhaville. Nel villaggio infuriava il combattimento tra gli italiani e le truppe anglo-neozelandesi.

Riconquistato il villaggio, oramai decimati dall’incessante fuoco nemico, i fanti del 66° Reggimento, i Paracadutisti ed un’ultima compagnia di Granatieri giunta in rinforzo, riuscirono a resistere fino alla sera del 21 aprile. La mattina del 22 aprile, dovettero tuttavia soccombere per mancanza di rifornimenti. A Takrouna la Folgore dell’Africa cessò veramente di esistere, ma allo stesso tempo si consolidò il mito della Folgore grazie alle gesta e al coraggio dei nostri caduti. Radio Londra, per giustificare il ritardo dell’avanzata verso Tunisi, affermò che l’Italia aveva schierato laggiù i suoi migliori soldati.

Eventi come questi di commemorazione sono occasione per celebrare i volari di pace e democrazia, garantiti dalla Costituzione repubblicana e condivisi anche dalla Repubblica tunisina che, nonostante le sfide rappresentate da un contesto geopolitico tormentato, si conferma un partner affidabile per l’Italia e l’Europa in generale. In un mondo mai così assetato di pace, queste iniziative rappresentano un momento di riflessione, contribuendo a tenere viva la memoria, per evitare che simili tragedie possano ripetersi.

Vanessa Tomassini
Vanessa Tomassini

Iscriviti alla newsletter di StrumentiPolitici