Enormi investimenti dell’Oman nelle energie alternative

Enormi investimenti dell’Oman nelle energie alternative

10 Maggio 2024 0

L’Oman sta puntando fortissimo sulle energie green. Nelle ultime settimane ha siglato accordi da miliardi di dollari per infrastrutture e produzione energetica, tutte improntate alla transizione verde. Si tratta di una svolta importantissima per un Paese che è fra i primi venti al mondo per produzione petrolifera.

Accordo con gli Emirati Arabi

Con gli Emirati Arabi Uniti l’Oman ha firmato un accordo da quasi 32 miliardi di dollari su un mega-progetto industriale per l’acciaio verde e per l’energia eolica e solare, che riguarda inoltre i collegamenti ferroviari e le infrastrutture digitali. Da parte omanita vi partecipano la Omani OQ Alternative Energy e la Oman Electricity Transmission Company, mentre da parte emiratina vi sono TAQA, Masdar, Emirates Global Aluminum e la Emirates Steel Arkan.

Energia solare

L’azienda austriaca Heliovis AG sta lavorando su un sistema di desalinizzazione a energia solare, su commissione della compagnia petrolifera Omani ARA Petroleum per il suo giacimento di Qarat al Milh. Già da due anni la Heliovis presta nel Paese del golfo Persico le sue tecnologie per agevolare la produzione di acqua potabile partendo da quella di mare. Acqua desalinizzata e idrogeno verde sono infatti due temi di grande attualità nella Penisola Arabica. Durante il Forum Italo-Saudita dello scorso autunno, ad esempio, Confindustria aveva siglato un memorandum di intesa con la ACWA Power, azienda con sede a Riad e leader in Medio Oriente nella produzione di energia, acqua desalinizzata e idrogeno verde.

Idrogeno verde

La compagnia statale omanita Hydrom ha annunciato di aver raggiunto e superato l’obiettivo di produrre 1 milione di tonnellate all’anno di idrogeno rinnovabile. Lo ha fatto grazie al lancio di due nuovi progetti per un valore totale di 11 miliardi di dollari, che coinvolgono aziende francesi e australiane. Entro il 2030 l’Oman dovrebbe quindi arrivare a un milione e mezzo di tonnellate. Salim Nasser Al Aufi, ministro dell’Energia e dei Minerali nonché presidente della Hydrom, ha detto che la posizione strategica dell’Oman fra i centri di domanda europei e asiatici ne costituisce il margine competitivo.

Redazione Strumenti Politici
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