Emergency apre in Sudan ospedale di chirurgia d’emergenza
Emergency ha aperto un ospedale di chirurgia di urgenza e traumatologia per curare le persone che non hanno altri ospedali chirurgici disponibili a causa della guerra che ha colpito il Sudan il 15 aprile scorso nel compound del Centro Salam di Emergency a Khartoum, oltre alla cardiochirurgia.
Emergency ha scelto di rimanere anche dopo lo scoppio della guerra portando avanti le proprie attività del Centro Salam di cardiochirurgia di Khartoum e dei suoi Centri pediatrici a Port Sudan (Stato del Mar Rosso) e Nyala (Sud Darfur).
Nei giorni scorsi ha aperto la nuova struttura che ammette pazienti che hanno bisogno di chirurgia d’urgenza e traumatologia (feriti di guerra e trauma da causa civile). Rossella Miccio, presidente di Emergency spiega:
Conosciamo bene il Sudan, ci lavoriamo da 20 anni. Quando il Paese è diventato teatro di un nuovo conflitto ad aprile abbiamo deciso di rimanere, pur dovendo rimodulare le attività, per non abbandonare i nostri pazienti. Con il protrarsi della guerra sono aumentati anche i bisogni e per questo abbiamo deciso di ampliare le attività: oltre a sostenere con materiali sanitari vari ospedali abbiamo riadattato una parte del nostro ospedale dove prima ospitavamo pazienti provenienti altri Paesi africani, creando un centro chirurgico per l’emergenza. Qui curiamo feriti di guerra, traumi civili ed emergenze chirurgiche.
All’interno della guest house che solitamente ospita 40 pazienti del programma regionale, infatti, sono state realizzate due sale operatorie, una sala di risveglio, un pronto soccorso (fino a 7 posti letto), una terapia sub intensiva (8 posti letto), spogliatoi dedicati, magazzini per il materiale sterile e pulito, uno spazio di decontaminazione per il materiale che deve essere sterilizzato, e in un altro edificio è stato creato un reparto da 30 posti letto.

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