Bolivia: accordi con aziende cinesi per sfruttare le riserve di litio

Bolivia: accordi con aziende cinesi per sfruttare le riserve di litio

19 Febbraio 2023 0

Nella sua strategia di sfruttamento delle risorse minerarie, litio in particolare, la Bolivia ha appena effettuato una manovra che potrebbe rivelarsi di portata storica. Il presidente Luis Arce ha parlato dell’inizio di una nuova era di industrializzazione del Paese, con l’obiettivo di diventare produttori di batterie al litio entro il 2025. La Bolivia, infatti, è detentrice delle maggiori riserve di “oro bianco” al mondo e oggi intende beneficiarne in modo più redditizio.

Un nuovo tipo di cooperazione internazionale

Meno di un mese fa la YLB (Yacimientos de Litio Bolivianos), azienda statale facente capo al Ministero degli Idrocarburi, ha siglato un accordo da 1 miliardo di dollari con tre imprese cinesi. La differenza con altri contratti del settore minerario e industriale consiste in questo.

La Bolivia impegnerà i partner stranieri sia nell’opera di estrazione del litio che in quella di fabbricazione delle batterie in cui viene utilizzato. Si tratta di batterie per auto elettriche, per telefoni cellulari e per computer. Fino ad oggi, infatti, la fase della lavorazione veniva fatta interamente all’estero, lasciando proventi minimi al Paese che ospita le riserve di litio.

Arce evidenzia come questo minerale sia un bene di alto valore e sostiene che è arrivato il momento di sfruttarlo secondo modalità proficue e sostenibili. Esponenti dell’opposizione hanno messo in dubbio che questo accordo possa effettivamente apportare benefici alla Bolivia. Chiedono quindi di rendere pubbliche tutte le clausole dei contratti con i cinesi ed esprimono il timore che i partner stranieri possano esautorare di fatto la sovranità della Bolivia sulle sue stesse risorse. Dal governo, tuttavia, asseriscono che lo Stato avrà sempre il pieno controllo su tutte le fasi del procedimento: estrazione, trasformazione e commercializzazione del litio.

I tre partner cinesi

La YLB e il Ministero degli Idrocarburi si aspettano un volume di 25mila tonnellate di minerale all’anno da ogni impianto. Verranno poi costruiti due nuovi impianti di lavorazione presso Uyuni e Coipasa, nel sud-ovest del Paese. Le strade di collegamento e le infrastrutture necessarie per avviare il funzionamento degli impianti saranno a carico del consorzio cinese CBC, con cui la YLB ha siglato l’accordo generale.

La CBC si compone di tre imprese: la CATL, esperta nell’estrazione del litio, la Guangdong Brunp Recycling Technology, che si occupa di riciclaggio delle batterie, e la CMOC Group, specializzata nell’estrazione dei metalli. Nella gara di appalto indetta dal governo boliviano, i cinesi hanno battuto più di venti concorrenti di alto livello, fra cui russi e americani e altre compagnie cinesi.

Vincenzo Ferrara
VincenzoFerrara

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