Biden preme per abbassare a 18 anni l’età degli ucraini al fronte

Biden preme per abbassare a 18 anni l’età degli ucraini al fronte

30 Novembre 2024 0

Non si possono più mettere a tacere le voci sull’insistenza dell’amministrazione Biden verso il governo ucraino. Lo rivelano i funzionari americani e i politici europei, sebbene restando anonimi, spiegando che Washington vuole da Zelensky l’abbassamento dell’età dei soldati da mandare al fronte. Gli USA ritengono di aver concesso armi a sufficienza: ora tocca ai diciottenni farsi avanti. Ad aver raccolto queste indiscrezioni è The Associated Press, l’agenzia di stampa internazionale con sede a New York.

L’amministrazione Biden sta pressando Kiev per fare in modo che aumenti rapidamente le dimensioni del suo esercito. In due maniere: precettando più uomini e ritoccando la legge sulla mobilitazione per ammettere la chiamata alle armi dei diciottenni. Un funzionario del governo americano ha rivelato (a condizione di anonimità) che Washington desidera che Zelensky abbassi l’età della coscrizione da 25 a 18 anni. Lo scopo è appunto quello di allargare il bacino di uomini potenzialmente soldati, che potrebbero così venire in aiuto di un esercito sopraffatto a livello numerico e quasi al terzo anno di conflitto. Il funzionario infatti ha detto che si tratta di “semplice matematica”. La situazione cioè è questa: l’Ucraina ha bisogno di più truppe per combattere sul campo. Oggi non ne sta mobilizzando o preparando abbastanza. Ma deve pur sostituire quelle perse in battaglia, cercando altresì di tenere il passo di un esercito russo in crescita.

Abbastanza armi, ma ora servono uomini

Dall’inizio dell’operazione speciale russa nel 2022 la Casa Bianca ha già fatto destinare 56 miliardi di dollari sotto forma di assistenza nella sicurezza dell’Ucraina. Ci si attende l’invio di altri miliardi a Kiev prima che l’attuale presidente termini il suo mandato, fra meno di due mesi. Mentre il tempo sta scadendo, però, l’amministrazione Biden si convince sempre di più del fatto che Zelensky abbia armamenti a sufficienza e che ora debba incrementare potentemente la massa delle truppe, se vuole davvero proseguire la lotta contro la Russia. Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Sean Savett ha comunicato che il governo continuerà a mandare armi all’Ucraina, ma che ritiene che oggi per quest’ultima il “bisogno fondamentale” sia quello di uomini. Siamo quindi pronti anche a intensificare la nostra capacità di addestramento se gli ucraini faranno i passi necessari a rimpolpare i loro ranghi, aggiunge Savett.

Quanti uomini servono?

Gli ucraini affermano di necessitare di altri 160mila soldati per rispondere alle esigenze del campo. A Washington invece pensano che ci voglia una cifra maggiore. Oggi un milione di ucraini indossano l’uniforme, inclusa la Guardia Nazionale e altre unità. Secondo funzionari europei che hanno chiesto di rimanere anonimi Zelensky ha sentito le preoccupazioni di altre capitali occidentali sul problema ucraino del livello di uomini disponibili e non su quello delle armi. Gli alleati europei insistono sulla mancanza di profondità come causa dell’imminente impossibilità per Kiev di continuare a operare nella oblast’ russa di Kursk. In questa regione confinante la situazione si è ulteriormente complicata con l’arrivo di migliaia di soldati nordcoreani, venuti ad aiutare Mosca a riprendere il territorio occupato dagli ucraini durante l’incursione di agosto. Gli USA hanno diffuso la notizia dell’invio in loco delle truppe Pyongyang senza però presentare prove significative, mentre i diretti interessati negano.

Pressioni per abbassare l’età

Le pressioni su Kiev per rinforzare le fila dei combattenti stanno crescendo man mano che si avvicina la data dell’insediamento del presidente eletto Trump, il prossimo 20 gennaio. I Repubblicani dicono che apporterà alla guerra una fine rapida. Non sono sicuri che la sua amministrazione proseguirà effettivamente nella vitale assistenza militare nei confronti dell’Ucraina. Il direttore del Center on Military and Political Power presso la Fondazione per la Difesa della Democrazie Bradley Bowman afferma: Non ci sono risposte semplici al grave problema della carenza di soldati dell’Ucraina, ma abbassare l’età di prescrizione aiuterebbe. Sono ovviamente decisioni difficili per un governo e una società che hanno già sopportato così tanto a causa dell’invasione russa. L’Ucraina ha già preso provvedimenti per estendere le categorie di uomini sotto la chiamata alle armi, ma tali sforzi hanno potuto produrre solo qualche altro graffio all’esercito russo di gran lunga superiore numericamente.

Le nuove leggi ucraine

Ad aprile il Parlamento di Kiev ha approvato una serie di leggi, compresa quella sull’abbassamento dell’età dei soldati da 27 a 25 anni. Tali norme hanno pure tolto delle esenzioni e creato un registro online delle reclute. Con ciò la previsione ammontava a 50mila nuovi soldati, molto meno di quanto Zelensky aveva detto che servisse. Il presidente ucraino afferma regolarmente che non vi sono progetti per l’abbassamento dell’età di mobilitazione. Un funzionario del suo governo, non autorizzato a fare commenti pubblici e dunque rimasto anonimo, ha rivelato che il Paese non è adeguatamente attrezzato per stare al passo con le misure di mobilitazione in atto. Ha aggiunto poi che le pressioni sull’età dei coscritti vengono viste come parte dello sforzo fatto da certi alleati occidentali per deviare l’attenzione dai loro stessi ritardi nel fornire gli armamenti o nel prendere determinate decisioni.

Ritardi e indecisioni

Il funzionario porta come esempio la tardiva autorizzazione a usare i missili a lungo raggio per colpire obiettivi in profondità nel territorio russo. Dice ancora che gli ucraini non considerano l’abbassamento dell’età come un surrogato di armi e attrezzature per contrastare i russi. Si tratta di un argomento delicato nel Paese, fin dall’inizio del conflitto. I problemi iniziali patiti dalla Russia stessa nella pianificazione e nell’arruolamento hanno impedito a Mosca di sfruttare appieno questo vantaggio. Adesso, però, la tendenza è cambiata e gli USA dicono che tali carenze ucraine non possono più essere ignorate. Alcuni ucraini esprimono inquietudine sulla prospettiva dell’abbassamento ulteriore dell’età di arruolamento, che toglierebbe altri giovani alla già disastrata economia. Il già citato funzionario americano crede che Kiev possa ottimizzare gli sforzi anche agendo con più determinazione contro i soldati che disertano o che abbandonano le posizioni.

Redazione Strumenti Politici
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