Berlino chiama Kiev: achtung, abbiamo finito i soldi per voi!

Berlino chiama Kiev: achtung, abbiamo finito i soldi per voi!

19 Agosto 2024 0

Il portale del notiziario nazionale tedesco Tagesschau spiega che a Berlino hanno deciso di mettere un tetto massimo agli aiuti annuali per l’Ucraina. Il motivo è molto semplice: non ci sono più soldi a disposizione. Gli unici fondi ulteriori a cui ricorrere potrebbero essere quelli derivanti dai patrimoni russi congelati dall’Unione Europea. Ma si tratta di uno strumento politicamente discutibile e ancora giuridicamente incerto.

Buchi nel budget

Al governo federale di Berlino oggi tocca chiudere dei grossi buchi nel budget statale. I fondi destinati all’Ucraina, intanto, sono già stati utilizzati tutti. Peraltro la Germania è uno dei maggiori sostenitori di Kiev nell’attuale conflitto, nonché uno dei donatori principali. Però le cose potrebbero presto cambiare. Secondo una relazione del quotidiano Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung (FAS), per poter risparmiare risorse il governo non sarebbe più disposto ad approvare ulteriori pagamenti a beneficio degli ucraini. Il FAS cita documenti e email e si riferisce a discussioni avvenute in diversi uffici governativi. La conclusione è che verranno mandati a Kiev solamente gli aiuti militari a cui è già stato dato il benestare.

Come stabilito dal cancelliere Olaf Scholz, non saranno prese in considerazione nuove richieste. Il ministro federale delle Finanze Christian Lindner ha inviato il 5 agosto una lettera al ministro della Difesa Boris Pistorius e al ministro degli Esteri Annalena Baerbock, nella quale spiega che “nuove misure” potranno essere adottate esclusivamente nel caso in cui “i fondi siano assicurati” nel bilancio previsto per l’anno in corso e per gli anni successivi. In questo modo Berlino vorrebbe imporre il rispetto del tetto massimo di spesa che è stato definito.

Serve la conferma della Commissione bilancio

Il divieto di nuove elargizioni a Zelensky è già di fatto in vigore perché per il 2024 sono già stati destinati circa 8 miliardi di euro. Il limite massimo per il 2025 è di 4 miliardi (ed è pure stato alzato). Dunque se anche un sistema di difesa anti-aerea IRIS-T fosse disponibile, non potrebbe venire finanziato. Il quotidiano FAS scrive che la Commissione budget ha confermato tutto ciò. Andreas Schwarz, responsabile bilancio per la politica di difesa dell’SPD, ha dichiarato al giornale che in questo momento non vengono piazzati nuovi ordinativi a favore dell’Ucraina perché non sono più coperti da finanziamento. A sua volta, il responsabile budget della CDU Ingo Gädechens conferma l’esistenza delle restrizioni agli aiuti per Kiev: da un giorno all’altro lacoalizione semaforo” di Scholz ha congelato il supporto finanziario e dunque pure quello militare per l’Ucraina.

Il ministro confida negli asset russi congelati

Secondo il reportage del FAS, il ministro Lindner non pensa che l’assistenza militare a Kiev verrà tagliata per un anno intero. I soldi necessari potrebbero infatti venire dagli interessi sui patrimoni russi che i Paesi occidentali hanno congelato. Il governo americano afferma che a partire dall’inizio della cosiddetta operazione speciale sono stati congelati beni della Banca centrale russa per circa 280 miliardi di dollari. Si tratta di una somma equivalentiea circa 260 miliardi di euro, di cui buona parte nell’Unione Europea (secondo l’Eurocommissione sono 210 miliardi). Al G7 tenutosi a giugno in Italia a Borgo Egnazia, dopo le trattative si è deciso di dare un prestito da 50 miliardi di dollari all’Ucraina basandosi sui profitti derivanti dagli attivi congelati.

Non è chiaro quando potrà essere implementata la decisione del G7, essendoci ancora da sciogliere parecchi nodi legali e burocratici. La UE ha comunque detto di aver trasferito all’Ucraina a fine di luglio una prima tranche da 1,5 miliardi sorta dagli interessi sugli asset russi. L’agenzia di informazione AFP riporta fonti del Ministero tedesco delle Finanze che affermano che il governo sta lavorando con gli Stati del G7 e della UE in particolare allo scopo di attivare nel breve periodo uno strumento finanziario da 50 miliardi a favore dell’Ucraina, ricorrendo ai beni russi congelati. Gli aiuti tedeschi bilaterali restano ad altissimo livello, ma si affidano all’efficacia di tale strumento.

Redazione Strumenti Politici
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