Attentato nella periferia di Mosca. Oltre quaranta mort. Tensioni Russia-Ucraina-Stati Uniti

Attentato nella periferia di Mosca. Oltre quaranta mort. Tensioni Russia-Ucraina-Stati Uniti

22 Marzo 2024 0

A seguito di un attacco terroristico al complesso Crocus, nella periferia di Mosca, si conterebbero attualmente almeno 40 morti e più di 100 feriti. Secondo i servizi segreti, i criminali rimasti nell’edificio potrebbero avere trattenuto degli ostaggi. Il comitato investigativo ha aperto un procedimento penale come attacco terroristico. Gli agenti di sicurezza si stavano preparando a prendere d’assalto l’edificio ma l’incendio scoppiato nell’edificio avrebbe permesso la fuga di alcuni assalitori.

Al momento della sparatoria nella sala concerti  potevano esserci fino a 6.200 persone perché quasi tutti i biglietti per il concerto della band ‘Picnic’ erano andati esauriti. Corpi riversi accanto a porte di vetro in frantumi, mentre chi riprende ripete “mio Dio”: le immagini sono state filmate dopo le 20 di questa sera al Crocus City Hall. Come ricostruisce l’agenzia di stampa Novosti, le sparatorie sarebbero cominciate prima dell’inizio dello spettacolo musicale, con l’esibizione del gruppo Picnic.

Alcuni russi su Telegram hanno riferito che quattro membri del commando che ha attaccato la sala (sui 5 in totale, apparentemente) sono riusciti a fuggire. Uno sarebbe stato arrestato. L’Fsb, ha comunicato poi la Tass, ha confermato che i servizi stanno effettuato “operazioni di ricerca e indagine” sull’accaduto.

Tutti gli eventi pubblici, sportivi e culturali sono stati annullati per il weekend nella capitale. Lo ha annunciato il sindaco della capitale russa, Sergey Sobyanin, secondo quanto riferisce Interfax. Intanto sono state rafforzate le misure di sicurezza negli aeroporti e le stazioni ferroviarie di Mosca.

Un elicottero ha iniziato a scaricare acqua sul sito per spegnere l’incendio che si è sviluppato dopo l’attacco armato di questa sera.

L’Ucraina mette subito le mani avanti e attacca il presidente russo

Senza essere chiamati in causa dal Cremlino gli Ucraini mettono subito le mani avanti. Il consigliere di Zelensky nega responsabilità nell’attacco. Ben altri toni vengono utilizzati dal portavoce dei servizi segreti ucraini Andriy Yusov: “L’attacco è una deliberata provocazione del regime di Putin, da cui la comunità internazionale aveva messo in guardia“. Per Yusov, “questa è una provocazione deliberata da parte dei servizi speciali russi. L’anziano dittatore russo Putin sta iniziando a ripetersi. Ha iniziato la sua carriera politica con questi crimini e sta cercando di finirla con queste azioni“.

Anche un rappresentante del Corpo dei Volontari Russi (Rvc), un’unità paramilitare russa che combatte a fianco delle forze armate ucraine, ha negato qualsiasi coinvolgimento del suo gruppo nella sparatoria. “Ovviamente, non abbiamo nulla a che fare con questo”, ha detto il rappresentante di Rvc a Novaya Europe.

L’incidente diplomatico dopo le excusatio non petita

Gli Stati Uniti non avevano alcuna informazione relativa alla sparatoria avvenuta a Podolsk, nei sobborghi della capitale, né a un primo esame sembra che sia coinvolta l’Ucraina: lo ha reso noto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale americano, John Kirby. Il 7 marzo scorso peró secondo Askanews l’ambasciata stautnitense a Mosca aveva emesso un travel warning in cui sia affermava che “estremisti hanno intenzione di colpire in modo imminente”; il Ministero degli Esteri russo aveva invece reso noto di non essere stato informato di alcun possibile attentato terroristico.

Il cortocircuito di dichiarazioni Stati Uniti-Ucraina ha spinto la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova sul suo canale Telegram, in risposta al commento della Casa Bianca secondo cui non si hanno evidenze che l’Ucraina o gli ucraini stiano coinvolto nell’attacco terroristico a Mosca ad affermare: “Se gli Stati Uniti hanno o avevano dati attendibili su questo argomento, allora devono essere immediatamente trasferiti alla parte russa”.

Italia, Germania, Bielorussia e Turchia si stringono al popolo russo per primi. A seguire la Serbia

Le immagini del terribile attacco contro persone innocenti nel Crocus City Hall a Mosca sono orribili. Deve essere chiarito rapidamente cosa ci sia dietro. Il nostro più profondo cordoglio va alle famiglie delle vittime“. Lo scrive su X il ministero tedesco degli Esteri.

Il ministero degli Esteri bielorusso ha condannato la sparatoria e ha parlato di un “mostruoso atto terrorista che non può essere giustificato“.

Ho parlato con il nostro incaricato d’Affari in Russia per aggiornamenti su quanto sta accadendo a Mosca. Stiamo seguendo la situazione con l’Unità di Crisi della Farnesina. Esprimo condanna verso ogni forma di terrorismo e vicinanza nei confronti delle famiglie delle vittime“. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Il ministro degli Esteri Turco esprime profonda tristezza per le vittime e ha condannato l’atto terroristico. Anche la Siria e l’Iran hanno condannato con forza l’attacco. “Il ministero degli Esteri dell’Iran ha condannato fermamente il sanguinoso e brutale attacco terroristico Mosca che ha provocato la morte e il ferimento di un gran numero di cittadini russi. Esprimendo le sue condoglianze al governo e al popolo della Russia, in particolare delle famiglie delle vittime, la Repubblica islamica dell’Iran è a fianco della Russia in questo tragico incidente”, si legge in un messaggio pubblicato sul canale Telegram del ministero degli Esteri iraniano.

Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha espresso le sue più sentite condoglianze al popolo russo e alla dirigenza della Federazione russa.

L’Ue è scioccata e inorridita dalle notizie dell’attacco terroristico” e “condanna qualsiasi attacco contro i civili“. Anche il portavoce per la Politica estera dell’Ue, Peter Stano si esprime in modo chiaro “I nostri pensieri vanno a tutti i cittadini russi colpiti“, aggiunge.

Il cordoglio di Washington solo in tarda serata

Gli Stati Uniti sono “scioccati” per le uccisioni nella sala concerti Crocus City Hall a Krasnogorsk ed esprimono “condoglianze sincere” ai russi. Il messaggio è stato diffuso dall’ambasciata americana a Mosca.

Le testate internazionali peró hanno ricordato come due settimane fa Washington avesse messo in guardia i propri connazionali dal rischio di attentati in Russia. In particolare aveva riferito di “star vagliando notizie sul fatto che estremisti abbiano pronti piani per colpire grandi assembramenti di persone a Mosca, anche in occasione di concerti“.

Il precedente: l’attentato a Darya Dugina

La memoria non puó che tornare all’attentato che portó all’uccisione della figlia del filosofo Dugin, Darya Dugina. Le agenzie americane si sono convinte che settori del governo ucraino abbiano autorizzato l’attentato di cui gli Usa non erano a conoscenza. E il vero obiettivo, secondo i servizi statunitensi, sarebbe stato Alexander Dugin. A riportarlo il New York Times.

La rivendicazione dell’Isis

Lo Stato Islamico ha rivendicato la responsabilità dell’attacco terroristico. “I combattenti dello Stato Islamico hanno lanciato un attacco contro un grande raduno di cristiani nella cittá di Krasnogorsk, situata alla periferia della capitale russa. Durante l’assalto, centinaia di persone sono state uccise e ferite, mentre si e’ verificata una vasta distruzione nell’area prima che i combattenti si ritirassero indenni nelle loro basi”, riferisce l’agenzia di stampa “Amaq”, affiliata al gruppo terroristico.

Sui social russi, secondo l’agenzia stampa italia Askanews, tuttavia c’è chi mette in dubbio la rivendicazione dello Stato Islamico, evidenziando che il logo sul comunicato non viene usato da tempo e sui canali ufficiali Isis non è stato pubblicato.

Redazione Strumenti Politici
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