Alla canna del gas
Il gas è ai massimi da due anni. I future hanno toccato quota 58 euro, con le temperature fredde che stanno portando all’esaurimento degli stoccaggi. A ciò si aggiunge la minaccia dei dazi americani che andrebbero a impattare sulle forniture, provocando alimentando ulteriori aumenti.
Secondo Assoutenti, una famiglia tipo che consuma 1400 metri cubi di gas si troverà a pagare circa 309 euro in più rispetto al 2024. Le famiglie maggiormente penalizzate sarebbero quelle del Piemonte, della Lombardia e dell’Emilia Romagna, le regioni che consumano più gas in Italia. Quelle che ne soffrirebbero meno si trovano in Campania, in Calabria e in Sicilia. Si passa dai 2488 metri cubi consumati in Emilia ai 347 metri cubi utilizzati mediamente in Sicilia. È evidente che in un Paese dove la povertà assoluta e quella relativa sono in continuo aumento, rincari del genere sono del tutto insostenibili.
Oggi Trump ha comunicato di aver aperto un dialogo con Putin e ha rivelato che entrambi hanno convenuto che la guerra vada fermata. Oltre ai morti sul campo in Ucraina e in Russia, il rischio adesso è di dover contare anche i morti economici in Europa. Secondo Vatican News, se non si stopperà il conflitto nel 2025 le tariffe del gas quadruplicheranno. È necessario altresì ricordare che le tariffe per il trasporto del gas naturale in Ucraina aumenteranno di almeno il 305% a causa della cessazione del transito del gas russo, voluta da Zelensky.
Viene spontaneo domandarsi quanto l’Europa intenda tirare avanti con questo scontro. Adesso il convitato di pietra è proprio l’élite europea, quegli euroburocrati e politici che a ruota della von der Leyen spingono per l’aumento delle spese militari dei Paesi membri della UE e continuano ad alimentare le speranze belliche di Kiev.

Nato a Torino il 9 ottobre 1977. Giornalista dal 1998. E’ direttore responsabile della rivista online di geopolitica Strumentipolitici.it. Lavora presso il Consiglio regionale del Piemonte. Ha iniziato la sua attività professionale come collaboratore presso il settimanale locale il Canavese. E’ stato direttore responsabile della rivista “Casa e Dintorni”, responsabile degli Uffici Stampa della Federazione Medici Pediatri del Piemonte, dell’assessorato al Lavoro della Regione Piemonte, dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte. Ha lavorato come corrispondente e opinionista per La Voce della Russia, Sputnik Italia e Inforos.