26 Giugno 2022 – Algeria contro il Marocco per esecuzioni migranti nell’enclave di Mellila. Johnson sferza Macron, più armi a Kiev. Oxfam chiede tassa su extraprofitti per fronteggiare fame nel mondo

26 Giugno 2022 – Algeria contro il Marocco per esecuzioni migranti nell’enclave di Mellila. Johnson sferza Macron, più armi a Kiev. Oxfam chiede tassa su extraprofitti per fronteggiare fame nel mondo

27 Giugno 2022 0

Duro attacco del governo algerino contro le “autentiche esecuzioni sommarie” condotte dalle forze di sicurezza marocchine che venerdì scorso hanno respinto l’assalto di centinaia di migranti al confine dell’enclave spagnola di Melilla e che secondo l’ultimo bilancio ufficiale hanno provocato la morte di 23 migranti subsahariani. “Le immagini di questa carneficina sono estremamente scioccanti“, ha affermato l’inviato speciale del governo algerino per il Sahara occidentale e i paesi del Maghreb, Amar Belani.

Dobbiamo sostenere l’Ucraina per rafforzare la sua capacità sia nella guerra che in qualsiasi futuro negoziato. Io e il presidente Emmanuel Macron abbiamo deciso di rafforzare il nostro sostegno militare all’Ucraina in questo momento critico e di rafforzare la cooperazione anglo-francese in materia di difesa e sicurezza“. Lo scrive su Twitter, dal G7 di Elmau, il primo ministro britannico Boris Johnson.

Per porre fine alla fame che dilaga a livello globale e fronteggiare la crisi climatica, i paesi del G7 devono intervenire con misure urgenti come la tassazione degli extra profitti realizzati dalle grandi aziende durante la pandemia, comprese quelle che stanno traendo enormi guadagni dall’aumento dei prezzi di energia e cibo. Dovrebbero altresì porre rimedio al grande fallimento di non essere riusciti a vaccinare almeno il 70% della popolazione in ogni parte del mondo entro metà 2022, come promesso un anno fa“. È l’appello lanciato da Oxfam ai leader del G7 riuniti a Monaco di Baviera.

Il 59% degli americani non condivide la decisione della Corte Suprema di rovesciare la sentenza ‘Roe v. Wade‘ cancellando il diritto costituzionale all’aborto. E’ quanto emerge da un sondaggio pubblicato da Cbs news, svolto nel weekend. 

Almeno 4 persone sono morte e una sessantina sono rimaste ferite nel crollo di una tribuna durante una corrida a El Espinal in Colombia. 

Sono saliti a 200 gli arresti eseguiti dalla polizia turca durante la LGBTQ + Pride March a Istanbul; tra i fermati, attivisti e giornalisti, tra cui un fotografo dell’AFP. 

L’ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani in Ucraina ha reso noto che dall’inizio dell’invasione invasione russa, il 24 febbraio scorso, ha “ricevuto centinaia di presunte denunce di tortura e maltrattamenti, comprese violenze sessuali legate al conflitto“. 

Il presidente russo Vladimir Putin la prossima settimana si recherà a Dushanbe, capitale del Tagikistan, e ad Ashgabat, capitale del Turkmenistan. Lo hanno reso noto i media russi. Putin a Dushanbe avrà un colloquio con il presidente tagiko Emomali Rahmon. Subito dopo, il presidente russo volerà in Turkmenistan per partecipare al Vertice del Caspio.

Il G7 in Germania si è aperto con l’ennesima sfida da parte di Vladimir Putin. Poche ore prima che iniziasse il vertice dei leader, missili russi hanno colpito il centro di Kiev, per la prima volta da settimane. Il raid, secondo Mosca, era diretto contro una fabbrica di armi, ma le fiamme sono scoppiate in un complesso residenziale, provocando almeno un morto e sei feriti.

Il ministro degli Esteri romeno, Bogdan Aurescu, riceverà domani a Bucarest l’omologo serbo Nikola Selakovic. Il confronto tra i due si concentrerà sulle modalità per diversificare il dialogo politico bilaterale, sulle modalità concrete di sostegno al cammino europeo della Serbia, nonchè aspetti relativi alle minoranze nazionali.

Potrebbe essere stato un avvelenamento, forse causato da qualche bevanda alcolica artigianale, la causa della morte di almeno 20 teenager trovati cadaveri all’alba in una ‘taverna’, un locale notturno, di East London, una citta’ del Sudafrica che si affaccia sull’oceano Indiano.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno negato di far parte di un’alleanza militare regionale che ha come scopo il contrasto e la difesa alle attivita’ dell’Iran, specificando di non aver preso parte a nessun incontro inerente a una tale alleanza. 

Marco Fontana
marco.fontana

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