Uruguay: l’annuncio dei ministri del nuovo governo e un invito da parte della banca dei BRICS

Uruguay: l’annuncio dei ministri del nuovo governo e un invito da parte della banca dei BRICS

31 Dicembre 2024 0

Il presidente eletto dell’Uruguay Yamandú Orsi ha emanato la lista dei suoi futuri ministri, che assumeranno l’incarico il prossimo 1° marzo.

Vittoria al secondo turno

Al primo turno delle presidenziali il 27 ottobre, Orsi aveva staccato i suoi concorrenti ottenendo il 46%, risultato ottimo, ma insufficiente per vincere subito. Così, alla seconda tornata del 24 novembre ha trionfato con il 52%, battendo il suo avversario Álvaro Delgado Ceretta, ex senatore del Partido Nacional ed ex segretario alla presidenza dell’attuale capo di Stato Luis Alberto Lacalle Pou. Contestualmente si sono svolte anche le elezioni politiche, dalle quali è uscito con una solida maggioranza il Frente Amplio, la coalizione di Orsi.

Un governo equilibrato e variegato

Il prossimo Gabinetto dei ministri sarà formato sia da tecnici che da politici. Vi siederanno nove uomini e cinque donne. El País sottolinea la “forte presenza” femminile, data anche dalle sei donne sottosegretario su quattordici posti. Inoltre, per gli amanti delle categorie protette, il giornale spagnolo evidenzia come vi sarà per la prima volta un ministro di discendenza africana e uno con invalidità fisica, in sedia a rotelle. Tenendo anche conto di tali particolarità in quella che Orsi chiama la sua “squadra di lavoro”, sono servite alcune settimane di trattative per raggiungere un equilibrio fra le competenze dei singoli e il compromesso politico fra le varie formazioni della coalizione.

Esteri ed Economia

In qualità di Canciller andrà agli Esteri Mario Lubetkin, giornalista di professione e dirigente per molti anni della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. Oggi ne è il Rappresentante regionale in America Latina e nei Caraibi e per questo motivo non potrà partecipare attivamente alla politica uruguayana fino al momento della suo ingresso ufficiale al Ministero. All’Economia andrà Gabriel Oddone, il cui nome era stato fatto da Orsi già durante la campagna elettorale. Oddone è un accademico di economia e ha lavorato come consulente per la Banca Mondiale e il Banco de Desarrollo de América Latina (CAF). La scorsa settimana ha dichiarato che la situazione fiscale del Paese è “essenzialmente” la stessa del 2019, ma con un livello maggiore di indebitamento e di spesa. Uno dei suoi obiettivi da ministro è mantenere l’età pensionabile a 65 anni, ma con la flessibilità di scelta del singolo lavoratore.

Scelte politiche per altri ministeri

Un altro nome scelto personalmente da Orsi è quello di Carlos Negro, avvocato con precedenti esperienze come alto funzionario statale e di famiglia da lungo tempo in politica proprio nell’area del Frente Amplio. Sarà il prossimo Ministro dell’Interno. Il ministro più giovane sarà quello dello Sviluppo Sociale: il quarantenne Gonzalo Civila, dal 2015 deputato del Partito Socialista, di cui oggi è segretario generale. Come scelta di mediazione politica andrà all’Ambiente Edgardo Ortuño, appartenente a Vertiente Artiguista, uno dei partiti della coalizione vincitrice. A presiedere il Ministero del Lavoro e della Sicurezza Sociale sarà il segretario generale del Partito Comunista, l’ex senatore Juan Castillo.

Proposte dalla banca dei BRICS

Al nuovo governo di Montevideo sono arrivate proposte allettanti ancora prima del suo insediamento. La settimana scorsa Orsi ha infatti tenuto un incontro con l’ex presidente del Brasile Dilma Rousseff, da un anno alla guida della Nuova Banca di Sviluppo dei BRICS. Da quest’ultima è arrivato subito dopo il vertice l’invito a far aderire Montevideo all’istituto di credito. Il suo consiglio dei governatori, composto dai ministri delle Finanze e dell’Economia dei membri del BRICS, ha già approvato l’ingresso del Paese sudamericano. A questo punto, dice la Rousseff, manca solo il sì ufficiale dell’Uruguay. Ha evidenziato i vantaggi che ne deriverebbero soprattutto per quanto riguarda la possibilità di finanziarie lo sviluppo di questo Paese sul piano logistico, infrastrutturale, tecnologico e digitale. La banca dei BRICS è “al servizio del Sud Globale”, spiega, e Montevideo è “posizionata al meglio” per accedere ai finanziamenti a tassi ribassati.

Opportunità e rischi per Montevideo

Orsi si è mostrato interessato, ma ha detto di avere in programma incontri con altri istituti di credito, come la Inter-American Development Bank (IDB). Ha spiegato infatti che il mondo di oggi è complesso e non bisogna tralasciare le opportunità di ottenimento di risorse, finanziamenti e supporto. Tuttavia ha specificato che non intende chiedere l’adesione ai blocco dei BRICS, oggi in via di espansione. Per il momento potrà esservi solo la cooperazione con la banca del gruppo. Resta pure da capire come si muoverà la nuova amministrazione di Washington. Trump ha già minacciato di imporre dazi doganali del 100% nel caso in cui i BRICS dovessero creare un loro mezzo di pagamento delle transazioni. Al momento l’idea di una moneta BRICS è solo teorica, ma gli USA sono un partner importante per l’Uruguay, che dunque teme di fare dei passi nella direzione sbagliata.

Vincenzo Ferrara
VincenzoFerrara

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