Tagikistan, esercitazioni militari con gli Stati Uniti
Si sono concluse a Dushanbe, capitale del Tagikistan, le esercitazioni congiunte fra i militari degli Stati Uniti e quelli di Paesi dell’Asia centrale e dell’ex Unione Sovietica: Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan, Pakistan, Mongolia e appunto il Tagikistan. Le manovre sono state chiamate “Regional Cooperation 22” e sono durate dal 6 al 18 agosto. Si tratta della sesta volta in cui vengono organizzate e hanno compreso addestramenti sul campo e per posti di comando, oltre a un seminario accademico sul processo decisionale militare. A promuoverle è stato il Comando centrale americano, che ha mandato a svolgerle gli uomini della National Guard e gli aviatori. Il colonnello Peter Fiorentino della Guardia Nazionale del Massachusetts spiega la motivazione alla base di questa iniziativa: riguarda la cooperazione e la costruzione di quelle partnership, e che tutti garantiscano che nessuno di noi vuole il terrorismo. I militari americani hanno lavorato con quelli asiatici ed ex sovietici su scenari di dispute territoriali, tensioni etniche e di confine, sommosse e crisi umanitarie. Il Dipartimento della Difesa di Washington ha istituito lo State Partnership Program, un sistema con il quale alla Guardia nazionale di ciascuno Stato americano viene assegnata una partnership con le Forze armate di un Paese estero, al fine di “costruire e mantenere relazioni reciprocamente vantaggiose con gli alleati degli Stati Uniti in tutto il mondo”. Per quanto riguarda il Tagikistan in particolare, il suo partner è dal 2003 la Guardia nazionale della Virginia. Quest’anno ricorre il trentennale dell’istituzione di relazioni diplomatiche fra gli Stati Uniti d’America e Tagikistan: Farrukh Hamralizoda, ambasciatore tagiko negli USA, ha incontrato il sottosegretario di Stato per l’Asia centrale e meridionale Donald Lu, col quale ha discusso varie questioni riguardanti lo sviluppo delle relazioni bilaterali fra i rispettivi Paesi, soprattutto a livello politico, economico, scientifico e culturale, accennando anche all’ambito della sanità e dell’istruzione. E lo scorso anno, nel corso della ritirata americana da Kabul, piloti afghani addestrati dagli americani hanno evacuato proprio in Tagikistan e in Uzbekistan dozzine di elicotteri e di aerei militari degli USA. Oggi questi mezzi potrebbero essere mandati in Ucraina in appoggio al governo di Kiev. Il Pentagono inoltre starebbe reclutando ex piloti militari e membri di reparti speciali afghani per dislocarli in zone di combattimento in Ucraina. L’operazione americana, iniziata un anno fa, prevede un ampio addestramento in California e poi un trasferimento in Polonia, da cui avviene il passaggio in Ucraina.

Nato a Torino il 9 ottobre 1977. Giornalista dal 1998. E’ direttore responsabile della rivista online di geopolitica Strumentipolitici.it. Lavora presso il Consiglio regionale del Piemonte. Ha iniziato la sua attività professionale come collaboratore presso il settimanale locale il Canavese. E’ stato direttore responsabile della rivista “Casa e Dintorni”, responsabile degli Uffici Stampa della Federazione Medici Pediatri del Piemonte, dell’assessorato al Lavoro della Regione Piemonte, dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte. Ha lavorato come corrispondente e opinionista per La Voce della Russia, Sputnik Italia e Inforos.