Strani movimenti delle forze ucraine presso la centrale nucleare di Pivdennoukrainsk

Strani movimenti delle forze ucraine presso la centrale nucleare di Pivdennoukrainsk

23 Giugno 2023 0

Destano preoccupazione le notizie che giungono dai canali Telegram ucraini. La centrale nucleare di Pivdennoukrainsk (o Ucraina del Sud) sarebbe oggetto delle attenzioni dei reparti speciali. Gli ingegneri che lavorano presso la centrale dicono che da qualche giorno gli impianti sono stati “presi in custodia” da soggetti che non somigliano ai soliti militari ucraini. Questi ultimi sono presenti intorno alla centrale già da parecchio tempo, almeno da quando le forze russe erano arrivate a prendere una parte della regione di Mykolaiv nel 2022.

Perchè Unità Speciali sono nella zona della Centrale nucleare?

Oggi, tuttavia, gli uomini armati giunti a protezione della sede sembrano appartenere a una sorta di unità speciale. Anzitutto, hanno bloccato l’accesso ad alcuni locali importanti e li hanno trasformati in una caserma per il loro pernottamento e in un magazzino per le loro attrezzature. Proprio queste ultime inquietano maggiormente coloro che hanno condiviso la vicenda sui social.

I “bagagli” di questi militari sembrano fatti per contenere qualcosa di più voluminoso e pesante di semplici fucili e proiettili. E soprattutto portano impresse delle sigle straniere, non delle etichette in lingua ucraina. I militari speciali fanno anche da “portinai”, cioè all’ingresso chiedono e verificano i documenti agli operai e agli ingegneri. Questi ultimi, per scherzare e sdrammatizzare, chiedono se i loro missili HIMARS stanno bene e se nessuno li ha ancora rubati…

Pur chiamandosi centrale “Ucraina del Sud”, l’impianto è situato non lontano dal centro del Paese, ad appena 350 chilometri sotto Kiev. Per grandezza è la seconda centrale ucraina. È stata già visitata in questi mesi dalla missione dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA). L’organizzazione ha mandato i suoi specialisti in tutti gli impianti ucraini per monitorarne le condizioni di sicurezza. Le missioni erano cominciate lo scorso settembre, quando si recarono alla centrale di Zaporizhzhia – sotto controllo russo – che era stata presa di mira dall’artiglieria ucraina.

Redazione Strumenti Politici
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