Siria, Svizzera rimpatria due minorenni dopo che madre aveva aderito all’Isis

Siria, Svizzera rimpatria due minorenni dopo che madre aveva aderito all’Isis

7 Dicembre 2021 0

Due minorenni saranno rimpatriate in Svizzera dal campo di Roj, nel nord-est della Siria. Dopo aver raggiunto l’Iraq, sono attualmente in viaggio verso la Confederazione Elvetica, conferma stasera su Twitter il Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae). Il rimpatrio è stato effettuato con il consenso della madre e del suo avvocato. Si svolge nel quadro della decisione del Consiglio del governo dell’8 marzo 2019, che permette, dopo esame e nell’interesse del bambino, il ritorno dei minori. Secondo vari media, la madre, di Ginevra, nel 2015 si era unita alla milizia terroristica del sedicente Stato Islamico (Isis) in Siria, accompagnata dalle figlie. In seguito è stata catturata e da allora è in un campo di detenzione controllato dai curdi nel nord della Siria. Il rimpatrio riguarda due ragazzine di 9 e 15 anni, ha riferito la Tv romanda Rts, sottolineando come sia la prima volta che la Svizzera effettua un’operazione del genere. Finora, la Confederazione aveva bloccato il rimpatrio degli svizzeri pariti come jihadisti in Siria con l’argomento della sicurezza interna. I padri delle due minorenni, residenti a Ginevra, hanno fatto appello alle autorità federali in primavera. E nel frattempo la madre ha dato il suo consenso al ritorno delle figlie in Svizzera. La donna è verosimilmente ancora considerata un rischio per la sicurezza e deve rimanere in Siria. Lo scorso aprile, venti esperti dell’Onu hanno stabilito che la Confederazione stava violando il diritto internazionale non rimpatriando le due minorenni, poiché la loro detenzione viola le convenzioni internazionali di cui la Svizzera fa parte. 

Marco Fontana
marco.fontana

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