San Marino va verso riconoscimento dello Stato di Palestina
Altro passo di San Marino verso il riconoscimento dello Stato di Palestina. Lo riferisce l’ambasciata palestinese in Italia a margine dell’incontro dell’ambasciatrice Abeer Odeh, con il segretario di Stato per gli Affari esteri, Luca Beccari.
Durante il colloquio a Palazzo Begni, i due hanno avuto “un confronto approfondito sull’attuale situazione in Medio Oriente e la valutazione della richiesta d’accredito del diplomatico palestinese” a San Marino. Secondo la stessa fonte, Beccari ha confermato l’avvio dell’iter istituzionale per l’accredito dell’Ambasciatrice palestinese a San Marino, anche nello spirito dell’ordine del giorno adottato ieri all’unanimità dal Consiglio grande e generale.
Nuovi appuntamenti
Beccari ha proposto un prossimo incontro dell’ambasciatrice con i membri della Commissione esteri, anche al fine di rafforzare le relazioni tra i due Paesi. Abeer Odeh, da parte sua, ha manifestato apprezzamento per “i passi intrapresi dalla Repubblica verso il riconoscimento dello Stato palestinese così come per l’impegno del parlamento e dell’esecutivo sammarinese nel prendere atto della situazione in corso che ha origini molto lontane, ma che oggi sta colpendo il popolo palestinese, nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania”.
L’ambasciatrice ha espresso “l’urgenza di un’effettiva mobilitazione della comunità internazionale per trovare soluzioni di mediazione e di pace, nel pieno rispetto del diritto internazionale e umanitario”. “Quello che stiamo affrontando è incredibile. È tempo per la comunità internazionale di svegliarsi e riconoscere che i palestinesi – ha affermato l’ambasciatrice – dovrebbero vivere in pace e prosperità come altri popoli del mondo. E quindi guardiamo avanti per costruire questa possibilità”.
Il segretario agli Esteri Luca Beccari da parte sua ha affermato che “come è avvenuto anche per altri stati europei, il riconoscimento delle relazioni diplomatiche in questo caso può anche anticipare il riconoscimento dello Stato che, come dice l’ordine del giorno, avverrà secondo un percorso, ma che è fatto di tappe”.
Vanessa Tomassini è una giornalista pubblicista, corrispondente in Tunisia per Strumenti Politici. Nel 2016 ha fondato insieme ad accademici, attivisti e giornalisti “Speciale Libia, Centro di Ricerca sulle Questioni Libiche, la cui pubblicazione ha il pregio di attingere direttamente da fonti locali. Nel 2022, ha presentato al Senato il dossier “La nuova leadership della Libia, in mezzo al caos politico, c’è ancora speranza per le elezioni”, una raccolta di interviste a candidati presidenziali e leader sociali come sindaci e rappresentanti delle tribù.
Ha condotto il primo forum economico organizzato dall’Associazione Italo Libica per il Business e lo Sviluppo (ILBDA) che ha riunito istituzioni, comuni, banche, imprese e uomini d’affari da tre Paesi: Italia, Libia e Tunisia. Nel 2019, la sua prima esperienza in un teatro di conflitto, visitando Tripoli e Bengasi. Ha realizzato reportage sulla drammatica situazione dei campi profughi palestinesi e siriani in Libano, sui diritti dei minori e delle minoranze. Alla passione per il giornalismo investigativo, si aggiunge quella per l’arte, il cinema e la letteratura. È autrice di due libri e i suoi articoli sono apparsi su importanti quotidiani della stampa locale ed internazionale.