Raphael Luzon rivela i dettagli di una missione del Parlamento libico a Roma
Nei giorni scorsi, a Roma, si sono tenuti colloqui informali e di alto livello tra una delegazione del Parlamento libico, la Camera dei Rappresentanti con sede a Tripoli, ed un certo numero di funzionari, politici ed imprenditori italiani. L’evento è stato organizzato da Raphael Luzon, presidente dell’Unione Ebrei di Libia, e da Ramadan Benzeir, direttore del Centro Arabo di Studi di Cultura con sede a Londra. “L’idea – racconta Rafael Luzon ai nostri microfoni – è quella di creare una lobby internazionale per la Libia, come quelle che esistono negli Stati Uniti a favore di Israele”.
“I Paesi con cui ho maggiori collegamenti – aggiunge – sono sicuramente l’Italia, il Regno Unito, la Francia e gli Stati Uniti ed ho deciso di iniziare ad elaborare questa prospettiva proprio con l’Italia. In poche settimane sono riuscito ad organizzare una serie di incontri sia con i rappresentanti dei partiti di Governo che con quelli di opposizione, compresi Movimento 5 Stelle e Forza Italia, e la delegazione libica composta da 5 membri del Parlamento con sede a Tripoli, delle Commissioni Esteri, Economia e Sviluppo”.
Luzon, giornalista e politico di origini ebree, di Bengasi, ha avuto un ruolo chiave nella protezione della cultura ebraica nel Paese nordafricano, prima e dopo la caduta del regime di Muammar Gheddafi. I parlamentari hanno tenuto discussioni anche con i top managers di aziende italiane, leader nei settori di maggior interesse per i libici come ricostruzione, infrastrutture, tecnologia ed informatica, ed agricoltura. “I colloqui sono stati molto positivi, in quanto ha dato modo di approfondire le possibilità di cooperazione tra Libia ed Italia. È stato deciso di dare seguito a questo meeting attraverso una serie di iniziative”. Ha spiegato, aggiungendo che queste includono “un forum economico per concludere una serie di progetti come la ricostruzione dell’aeroporto di Tripoli, parte degli edifici di Bengasi, e delle infrastrutture come la rete fognaria in Libia che necessita di manutenzione”.
Dal punto di vista politico, il gruppo si è impegnato a fornire totale supporto al nuovo esecutivo che risulterà dal Libyan Political Dialogue Forum (LPDF) in corso, “ed in particolare a chiunque garantisca un’apertura verso tutti, comprese le minoranze, ed un sistema democratico per il popolo libico”. In vista, anche di uno scambio di studenti ed accademici dei due Paesi, nonché un forum per incoraggiare la cultura ed il rispetto dei diritti della donna libica.
La missione, benvenuta dall’Ambasciatore libico a Roma, Omar al-Tarhouni, “ha trovato tutti soddisfatti – ha indicato Raphael Luzon – in quanto i partecipanti hanno avuto modo di conoscere la questione libica nel suo complesso e non come viene affrontata quotidianamente dai media, concentrandosi solamente su alcuni temi come l’immigrazione. Inoltre ha permesso uno scambio di contatti ed informazioni che aprono la strada ad un ventaglio di opportunità da sviluppare nel prossimo futuro di pace”.
Vanessa Tomassini è una giornalista pubblicista, corrispondente in Tunisia per Strumenti Politici. Nel 2016 ha fondato insieme ad accademici, attivisti e giornalisti “Speciale Libia, Centro di Ricerca sulle Questioni Libiche, la cui pubblicazione ha il pregio di attingere direttamente da fonti locali. Nel 2022, ha presentato al Senato il dossier “La nuova leadership della Libia, in mezzo al caos politico, c’è ancora speranza per le elezioni”, una raccolta di interviste a candidati presidenziali e leader sociali come sindaci e rappresentanti delle tribù.
Ha condotto il primo forum economico organizzato dall’Associazione Italo Libica per il Business e lo Sviluppo (ILBDA) che ha riunito istituzioni, comuni, banche, imprese e uomini d’affari da tre Paesi: Italia, Libia e Tunisia. Nel 2019, la sua prima esperienza in un teatro di conflitto, visitando Tripoli e Bengasi. Ha realizzato reportage sulla drammatica situazione dei campi profughi palestinesi e siriani in Libano, sui diritti dei minori e delle minoranze. Alla passione per il giornalismo investigativo, si aggiunge quella per l’arte, il cinema e la letteratura. È autrice di due libri e i suoi articoli sono apparsi su importanti quotidiani della stampa locale ed internazionale.