Lussemburgo, annunciato il passaggio di scettro nel Granducato. Resta salda l’amicizia con Pechino

Lussemburgo, annunciato il passaggio di scettro nel Granducato. Resta salda l’amicizia con Pechino

30 Giugno 2024 0

È appena cominciato in Lussemburgo il lento processo di passaggio dello scettro di Granduca a Guglielmo da parte del padre Enrico. Il quarto di secolo di regno di quest’ultimo è stato caratterizzato da importanti modifiche costituzionali, oltre che dalla conferma della cooperazione economica e dell’amicizia politica con la Cina. Il Granduca Enrico non ha specificato i motivi della sua scelta di abdicare.

L’annuncio di Enrico

Il 23 giugno, il granduca di Lussemburgo Enrico, 69 anni, nel corso della festività nazionale ha dichiarato: Vorrei informarvi che ho deciso di nominare Guglielmo come Luogotenente-Rappresentante il prossimo ottobre. Con tutto il mio affetto e la mia fiducia gli auguro la migliore fortuna. Suo figlio Guglielmo, 42 anni, sposato con la contessa belga Stéphanie de Lannoy, riceverà quindi tutte le funzioni di governo, ma occorrerà del tempo prima che l’abdicazione di Enrico sia pienamente compiuta. La mossa è stata una grossa sorpresa per il Paese, ma il premier Luc Frieden ha rivelato che dietro le quinte se ne parlava già da tempo. Ha inoltre aggiunto che si tratta dell’inizio di un nuovo capitolo per la monarchia lussemburghese.

Cambiamenti costituzionali

Enrico aveva ereditato la corona dal padre Giovanni nel 2000. Sotto il suo regno vi sono stati cambiamenti importanti a livello politico. Nel 2008 il Parlamento ha levato alla monarchia il potere legislativo, sebbene già all’epoca fosse uno status più formale che materiale. Come Capo di Stato, il Granduca aveva infatti diversi poteri, ma era comunemente accettato che non li usasse e che li mantenesse solamente a livello ufficiale. Aveva tra l’altro la facoltà di sciogliere il Parlamento e di licenziare i ministri. Enrico però è ricorso ai suoi poteri costituzionali e non ha voluto firmare una legge sull’eutanasia, impedendo la sua entrata in vigore. Il Parlamento ha così al rifiuto del Granduca con una legge che gli toglieva il potere di siglare le leggi.

Il rapporto con la Cina

Prima di abdicare, Enrico ha fatto in tempo a ribadire l’amicizia del Lussemburgo con la Repubblica Popolare Cinese. La scorsa settimana insieme al premier Frieden ha infatti ricevuto la visita ufficiale del vicepremier Ding Xuexiang. Ha espresso la volontà comune di rendere le relazioni bilaterali ancora più profonde e diversificate, dalla cultura alla finanza. Dal parte sua, Ding ha sottolineato la necessità che in questo momento storico di rischi e turbolenze globali l’Unione Europea resti un partner della Cina. Ha comunicato la speranza di trovare insieme una soluzione ai problemi di carattere commerciale, grazie al dialogo e allo scambio di informazioni. Spera anche che il Lussemburgo voglia essere di aiuto nella promozione dell’apertura della UE verso la cooperazione con la Cina.

Una sola Cina

Al di là di alcune dichiarazioni che paiono più che altro di circostanza, è interessante notare l’adesione del Lussemburgo alla Nuova Via della Seta e soprattutto alla visione politica della cosiddetta “una sola Cina”. Il premier Frieden ha ribadito l’amicizia fra i rispettivi popoli e la volontà lussemburghese di appoggiare il multilateralismo e il libero commercio. Soprattutto ha confermato l’appoggio lussemburghese “all’unica Cina”, secondo cui Taiwan non può essere uno Stato indipendente e sovrano, ma deve sottostare alla giurisdizione di Pechino.

Redazione Strumenti Politici
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