Lituania, tensione con Pechino: Vilnius espelle tre diplomatici cinesi
La settimana scorsa Lituania ha espulso tre collaboratori dell’Ambasciata cinese bollandoli come persona non grata e intimando loro di lasciare il Paese entro sette giorni. Il Ministero degli Esteri lituano non ha fornito spiegazioni dettagliate per tale provvedimento. Si è limitato a citare genericamente delle violazioni delle normative nazionali e della Convenzione di Vienna sulle regole diplomatiche. Il capo della Commissione parlamentare sugli affari esteri ha comunque precisato che si tratterebbe di problemi procedurali e non di questioni più gravi, come ad esempio lo spionaggio.
Tuttavia, questa decisione non fa altro che aumentare le tensione che regna fra Vilnius e Pechino. Le aperture offerte dal prossimo premier lituano Gintautas Paluckas non bastano per il momento a ristabilire un clima sereno nelle relazioni con la Cina. Quest’ultima infatti, prima di accettare il pieno ripristino dei rapporti diplomatici, chiede alla Lituania di attenersi al “principio di una sola Cina”. In altre parole, dovrebbe riconoscere che Taiwan appartiene in definitiva alla giurisdizione di Pechino e quindi rinunciare a quelle iniziative politiche e commerciali che sembrano invece spingere per ammettere la sovranità di Taipei. Ma Paluckas non sembra disposto a tale passo.
Da quando nel 2021 Vilnius ha accettato l’apertura di un ufficio di rappresentanza taiwanese, che di fatto costituirebbe un’Ambasciata, vi sono stati diversi episodi di attrito con Pechino. La Repubblica Popolare Cinese ha fatto pressioni sulle multinazionali affinché abbandonassero il territorio lituano. Poi è stata a sua volta accusata di interferire nelle elezioni politiche della nazione baltica. Recentemente è sorto il sospetto sul coinvolgimento di una nave cinese nel danneggiamento di due cavi sottomarini che collegano la Lituania con la Svezia.
Il ministro degli Esteri taiwanese Lin Chia-lung ha visitato l’Europa la scorsa settimana e ha incontrato a Bruxelles alcuni eurodeputati. Si è poi occupato del rafforzamento della cooperazione bilaterale proprio con la Lituania, in particolare nell’ambito dello sviluppo della tecnologia dei droni. Ha portato a Vilnius una delegazione di venti aziende taiwanesi di droni e ha firmato due accordi di collaborazione.
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