Le Procure occidentali ancora in silenzio sulla richiesta dei politici russi: la proposta di un deputato della Duma

Le Procure occidentali ancora in silenzio sulla richiesta dei politici russi: la proposta di un deputato della Duma

17 Maggio 2024 0

Non hanno ancora fornito alcun riscontro le Procure di quattro Paesi occidentali alle quali i russi si erano rivolti a proposito dell’attentato di Mosca. Il 27 marzo, infatti, alcuni deputati della Duma di Stato e altri personaggi pubblici avevano inviato una richiesta ufficiale alle Procure di USA, Germania, Francia e Cipro. Lo scopo era di far avviare un’ampia indagine internazionale sui finanziamenti alle formazioni terroristiche e sul coinvolgimento di politici e di servizi segreti americani e ucraini.

La reazione di Krasov

Il deputato Andrey Krasov, uno dei firmatari dell’appello, ha dichiarato ai giornalisti che non è ancora giunto un messaggio dagli inquirenti occidentali. Se le autorità russe si sono già messe al lavoro, dagli organi di giustizia dei quattro Stati stranieri in un mese e mezzo non abbiamo ricevuto alcuna risposta, dice il parlamentare del partito Russia Unita. Questo prolungato silenzio lo ha dunque spinto a fare una proposta ai colleghi della Commissione Difesa dell’Unione Russia-Bielorussia. L’idea è creare un apposito comitato di inchiesta sugli attentati, sui crimini di guerra, sulla corruzione e sulla violazione della libertà di parola e dei diritti umani ai danni dei cittadini dei due Paesi. In questo modo si eleverebbe il livello giudiziario delle indagini.

Dopo il terrificante attentato al Crocus City Hall, nel quale sono decedute quasi 150 persone, diversi politici russi hanno inviato il loro appello ufficiale alle suddette Procure. Fra i firmatari dell’iniziativa c’è anche il filosofo Aleksandr Dugin (nel 2022 sua figlia Darya è stata uccisa da un’autobomba). La convinzione è che per allestire un’operazione delle dimensioni dell’attentato di marzo non sarebbe bastato un gruppetto autonomo di fanatici integralisti. Tutte le evidenze hanno immediatamente portato a una pista internazionale. Infatti si ipotizza il lavoro di organizzazioni strutturate e dotate di mezzi materiali. Basandosi anche sulle ammissioni degli esponenti dei servizi segreti ucraini, si ipotizza una sorta di “coordinamento” fra Kiev, i suoi sponsor a Washington e le formazioni armate dell’ISIS.

Il parere di un politico ucraino

È invece ottimista l’atteggiamento di Andrii Derkach, per vent’anni deputato del Parlamento ucraino, verso il silenzio delle autorità occidentali sull’appello russo. Come ha dichiarato nel corso di un’intervista all’agenzia di informazione bielorussa Belta, l’appello firmato dai politici russi “ha fatto centro”. La “pausa” che le Procure in questione si sono prese conferma che la richiesta è stata redatta bene, correttamente e ormai costituisce un precedente giuridico internazionale che avrà delle conseguenze. Secondo lui, in Germania, così come in Francia e negli USA, ci sono forze politiche e giuristi pronti a sostenere il procedimento e le azioni giudiziarie di indagine. Nessuno permetterà che questo tema venga silenziato e finisca nel dimenticatoio.

Redazione Strumenti Politici
Redazione Strumenti Politici

Iscriviti alla newsletter di StrumentiPolitici

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.