Kherson, arrivano le prime purghe ucraine

Kherson, arrivano le prime purghe ucraine

29 Novembre 2022 0

Le autorità ucraine, secondo il Kiev Indipendent, hanno arrestato il vice sindaco della città meridionale liberata di Kherson. L’accusa è di presunto collaborazionismo con le truppe russe durante l’occupazione. I pubblici ministeri affermano che a marzo, il funzionario avrebbe iniziato a collaborare con i delegati insediati dai russi a Kherson, tra cui Vladimir Saldo, capo del governo di occupazione illegale dell’oblast.

L’Ufficio del Procuratore generale ha spiegato: “Pur comprendendo che i rappresentanti della Russia hanno occupato illegalmente l’oblast, il sospettato ha contribuito a istituire servizi comunali e abitativi per l’amministrazione dell’occupazione, nonché forze dell’ordine istituite illegalmente“.

Non è la prima volta che Zelensky utilizza la magistratura per rastrellare cittadini sgraditi. Secondo l’Espresso a giugno erano 1.400 i cittadini ucraini sotto inchiesta per aver cooperato con Mosca. Il numero però è ben maggiore oggi dopo le ritirate strategiche compiute dal Cremlino sia a Kherson sia a Khariv. L’uscita di scena delle truppe russe infatti si accompagna solitamente alla proclamazione del coprifuoco da parte di Kiev, delle zone liberate, e poi a rastrellamenti a tappeto. D’altra parte il presidente ucraino lo scorso luglio ha  rimosso il capo dell’Sbu Bakanov e la procuratrice generale Venediktova, accusati di “errori e mancanze gravi“. Tutti segnali di una profonda sindrome d’accerchiamento e questo nonostante la forte resistenza dimostrata nei confronti della superpotenza russa.

 

 

Redazione Strumenti Politici
Redazione Strumenti Politici

Iscriviti alla newsletter di StrumentiPolitici