Italia, 500mila lavoratori del comparto turismo a rischio reddito zero

Italia, 500mila lavoratori del comparto turismo a rischio reddito zero

21 Dicembre 2021 0

Federalberghi, Fipe, Fiavet, Faita, Fto, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs, in una nota congiunta del comparto turistico italiano, denunciano la latitanza del Governo italiano nell’affrontare i problemi del settore. “A pochi giorni dalla scadenza della possibilità di accesso agli ammortizzatori sociali di emergenza e delle tutele volte a salvaguardare l’occupazione, fissata al 31 dicembre 2021, ancora non si conosce se tali misure saranno prorogate e in che termini: una situazione gravissima che coinvolge le famiglie di oltre cinquecentomila lavoratori“. I sindacati chiedono la proroga al 30 giugno 2022 delle attuali tutele e della possibilità di accesso agli ammortizzatori al fine di poter garantire la continuità occupazionale ai lavoratori impiegati. “Si tratta di preservare le professionalità del settore per consentire la ripresa delle attività in sicurezza quando la fase di picco della pandemia sarà superata“.

Ad aggiungere nuove preoccupazioni sono i provvedimenti restrittivi allo studio per contenere la diffusione del contagio da Covid-19 che “hanno già fatto registrare un effetto annuncio, portando alla drastica riduzione dei consumi turistici per le prossime settimane. L’impatto sui conti delle aziende, già stremati da un anno e mezzo di pandemia e di chiusure può essere devastante e travolgere le attività ancora aperte, e con esse parte rilevante dei lavoratori diretti ed indiretti del settore del Turismo e della Ristorazione“.

L’Associazione Italiana Confindustria Alberghi spiega come la situazione sia drammatica con il periodo delle feste natalizie che avrebbero registrato una frenata delle prenotazioni nelle città d’arte “Con realtà che quest’anno hanno registrato perdite di fatturato fino al 70% e in molti casi addirittura dell’80% soprattutto a causa della quasi totale assenza del turismo internazionale“. E anche sul fronte italiano i flussi turistici sono in forte difficoltà. Secondo uno studio di Demoskopika solo la metà degli italiani (52%) avrebbe deciso di andare in vacanza per le festività di fine anno, con solo il 24% che avrebbe già prenotato. Al netto di chi è ancora indeciso (15%), gli italiani pronti a fare le valigie sarebbero 18 milioni e 9 su 10 sceglieranno mete italiane. Il 12,4% di chi ha deciso di non partire perché «pur volendo ha ancora timore a viaggiare» e il 16% (ben 8 milioni) ha addirittura cancellato la prenotazione dopo la notizia della variante Omicron.

Redazione Strumenti Politici
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