Il Conflitto in Sudan ha causato più di mille morti e diecimila feriti
Da aprile il conflitto in Sudan ha provocato almeno mille morti e 12 mila feriti. A sostenerlo è l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) riprendendo dati diffusi dal ministero sudanese della Sanità. I combattimenti tra fazioni opposte, l’esercito nazionale e le Forze paramilitari di Supporto Rapido (Rfs), iniziati il 15 aprile scorso, hanno finora causato la morte 1.205 civili e ferito 12.200 persone.
Solo nello stato di Khartoum, dove si trova la capitale del Paese almeno 207 persone sono state uccise e circa 3 mila sono state ferite. Queste sono le stime dichiarate dal portavoce dell’Oms, Christian Lindmeier.
Molteplici attacchi a strutture sanitarie
Secondo stime Oms almeno 24 milioni di sudanesi necessiterebbero di assitenza umanitaria a fronte di un conflitto che, in pochi mesi, e’ arrivato a colpire ben 35 volte strutture sanitarie e servizi medici.
“Gli attacchi all’assistenza sanitaria costituiscono una grave violazione del diritto umanitario internazionale e del diritto alla salute”, ha dichiarato Lindmeier evidenziando l’importanza della sicurezza sanitaria anche in contesti violenti ed instabili come quello sudanese.
Il Sudan è già stato protagonista di due colpi di stato, nel 2019 e nel 2021. Gli scontri dall’aprile di quest’anno hanno dato il via a una nuova ondata di violenze per il controllo di Khartum, la capitale del Sudan.
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